lunedì 4 febbraio 2008

Nasce il Movimento Politico per La Sinistra, L'Arcobaleno

Gli esponenti di associazioni, laboratori territoriali, movimenti, comitati e network - che nel corso dell’incontro autoconvocato dell’otto dicembre, all’interno dell’Assemblea generale della sinistra e degli ecologisti, hanno dato vita a una rete aperta e democratica - decidono di farsi parte attiva della costruzione di un nuovo soggetto unitario e plurale della sinistra, facendo unità a partire da loro stessi e perciò dandosi a questo scopo un coordinamento permanente finalizzato alla costruzione di un Movimento politico per la Sinistra, l'Arcobaleno. La crisi politica e istituzionale di queste settimane impone anche di contribuire a promuovere una decisa iniziativa politica che dia vita a quel “processo popolare, democratico e partecipato, aperto alle adesioni collettive e singole” per costituire “una forza grande e autonoma, capace di competere per l’egemonia”, come recita la Carta d’intenti della Sinistra l'Arcobaleno approvata da tutti i partiti della sinistra il 9 dicembre e che tutti dovrebbero concorrere a mettere in atto.
Di una nuova sinistra unita si sente la necessità (gli ultimi avvenimenti politici rafforzano questo convincimento). E invece, nonostante gli impegni assunti, dopo l’assemblea dell’8 e 9 dicembre la voce della sinistra non è stata unitaria, né in Parlamento né nel Paese, e attorno a alcuni temi - come quello della legge elettorale - dalle divisioni a un certo punto sono sembrate emergere vere e proprie riserve sulla costruzione di “un nuovo soggetto della sinistra e degli ecologisti, unitario, plurale, federativo”.
Il distacco dalla politica e dalle istituzioni e la crisi sociale rischiano di saldarsi tra loro aprendo una prospettiva carica di incognite. C’è un’emergenza democratica, a cui si può rispondere solo attraverso la profonda trasformazione del nostro stesso agire politico: muovendo dal lavoro, dalle esperienze delle comunità solidali, dalle forme di autorganizzazione democratica presenti nel territorio e nella società. Si è quindi deciso di mettere in pratica l’appello finale, rivolto dai partiti, a essere protagonisti del processo unitario, a diventarne parte attiva.

Il Movimento – a cui si darà vita in un’assemblea nazionale domenica 10 febbraio dalle 10 alle 17 al cinema Farnese di Roma -, facendo della diversità delle esperienze e delle culture che lo compongono una ragione di forza, intende proporre:

- una carta delle regole della sinistra, perché essa sia la prima costruzione collettiva autenticamente democratica, partecipativa, fondata sulla differenza di genere;

- la realizzazione di case della sinistra e laboratori sociali che costituiscano l’articolazione popolare e federale del nuovo soggetto;

- un’autonoma campagna di adesione, da avviare immediatamente, al nuovo soggetto politico “la Sinistra, l'Arcobaleno”,

- l’organizzazione per i giorni 1 e 2 marzo di iniziative pubbliche da tenersi in tutte le città di Italia per dare dimensione di massa alla campagna di adesione, e la promozione una consultazione popolare autogestita sui principali punti programmatici, la carta delle regole e la dichiarazione d'intenti del nuovo soggetto unitario “la Sinistra, l'Arcobaleno”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' stato pubblicato su Aprileonline un comunicato-appello del "Movimento per la Sinistra l'Arcobaleno", in calce al quale si leggono alcune firme che mi stupiscono, poiché si sono sempre posizionate diversamente su "quale sinistra" si dovesse auspicare che emergesse dal grande paiolo politico in ebollizione. Sono convinto che, ancora una volta, si stiano evidenziando posizioni poco lucide, in caso di buona fede, furbette e opportuniste, nell'ipotesi peggiore.
Addirittura si stravolgono, sul piano interpretativo, alcuni fatti inequivocabili, come le intenzioni e le conclusioni del workshop auto-convocato l'8 dicembre. Sento pertanto il dovere di puntualizzare alcune cose e di motivare quindi la mia netta dissociazione dal suddetto appello.

I MIEI RILIEVI

1. L'8 ed il 9 dicembre a Roma, non è stata fatta alcuna promessa al popolo della sinistra, né in modo diretto, né, come è stato scritto, attraverso i partecipanti. Anzi, questo è stato completamente escluso da ogni fase della preparazione dei lavori e nelle fasi successive e l'assemblea è stata presentata impacchettata e blisterizzata, senza alcuna opportunità di intervento e di dissenso sul taglio politico e sui contenuti. La prova lampante è proprio quella che si sia dovuto auto-convocare un workshop che trattasse il tema della forma politica e che non era proprio previsto dal programma. Il pacchetto conteneva una Federazione precotta, una carta dei valori del Bignami ed un simbolo, peraltro bruttino e freddo, sotto il quale avrebbero dovuto apparire quelli dei partiti, anche di quello che partito non era e tutt'ora non è, fino a prova contraria ovviamente. Mi domando infatti perché non debbano, a questa stregua, apparire sulle schede elettorali anche i simboli di tutti i movimenti che hanno dato adesione alla Federazione.

2. L'argomento del workshop era l'opportunità di considerare la Federazione un sincero e credibile passo in direzione del partito unico, e quindi aderirvi, o partire con la costituente subito del partito unico della sinistra e la posizione dominante era per la costituente. Non comprendo quindi ora il significato e lo scopo di un tuffo in avanti così scomposto, con l'annuncio di questo "movimento" neoapparso "per la sinistra l'arcobaleno". Probabilmente il 10 febbraio La Sinistra L'Arcobaleno non ci sarà nemmeno più o, comunque, non sarà la stessa.

3. Quella carta dei valori cui si fa rifermento non è stata approvata "da tutti i partiti della sinistra", perché, per esempio, a quell'appuntamento non c'erano i compagni socialisti e, come già espresso in precedenza, è stata votata da un "movimento" come SD, ma non hanno avuto accesso al voto ed alla parola, tutte le associazioni ed i movimenti aventi pari dignità politica di SD. Quella carta non è stata inoltre votata dai rappresentanti del mondo del lavoro che, mi pare, in un simile contesto avrebbero dovuto avere voce in capitolo. Ma sappiamo bene come siano andate le cose.

4. Chiedo ai compagni de Il Cantiere di Occhetto, Sinistrarossoverde, Sinistra Unita, A Sinistra, che fine abbiano fatto tutti i propositi di sostenere fino in fondo la costituente contro l'improponibile manovra di vertice che ha dato la paternità a questo mostro in decomposizione della Federazione? Di che cosa abbiamo parlato fino ad oggi in tutte le riunioni che in tutt'Italia abbiamo tenuto sull'argomento? Avete letto male il documento, hanno firmato per voi a vostra insaputa o avete cambiato idea?

5. Chiedo a Folena, Di Siena, Tortorella, Agostinelli, Occhetto, Giulietti e a tanti altri compagni delle associazioni, firmatarie dell'appello, che fino a ieri criticavano la forma e la strategia di questa formula: avete avuto un improvviso attacco d'ansia da prestazione? Temete le liste di mobilità? Cosa vi accade?

Condivido l'opinione che non c'è più tempo da perdere, che ci sia l'esigenza di un unico partito OGGI e non domani, ma non possiamo costruirlo sulle ceneri di un fuoco di paglia come La Sinistra L'Arcobaleno, di cui ancor s'ode l'odorosa scia di auto-candidature "eccellenti". Non abbiamo accettato il tabarro protettore di Sinistra Europea, figurati se possiamo accettare il sudario di Rifondazione.
FACCIO UN CONTROAPPELLO AI COMPAGNI CHE PARTECIPERANNO AL FORUM DEL 10 FEBBRAIO: LANCIAMO NOI LA COSTITUENTE CON TUTTI I SINGOLI CITTADINI CHE CI STANNO. SAREMO MILIONI!


*www.unasinistrauna.com