martedì 19 febbraio 2008

La Sinistra Arcobaleno è un "esperimento"

Riporto uno stralcio dell'infelice intervista al Segretario dei Comunisti Italiani Oliviero Diliberto pubblicata il 14 di febbraio su L'Unità, a cura di Simone Collini, dal titolo La lotta di classe non è finita: il Pd ha scelto la via del moderatismo:

[...]
Dopo il voto ci saranno alla Camera e al Senato i gruppi unici della Sinistra arcobaleno?
«Dipende da cosa ci dirà il voto, cioè da cosa il nostro popolo ci dirà di volere o non volere. Per quanto mi riguarda sono determinatissimo a proseguire nel processo unitario, nelle forme che saranno possibili. Dopodiché, vediamo se viene premiato o meno questo esperimento».
Esperimento che prevede la scomparsa della falce e martello.
«Avevo proposto di mantenere anche i simboli tradizionali, ma sono stato sconfitto. Lo considero un errore. Spero di sbagliare, ma lo giudico un errore anche dal punto di vista elettorale».
Comunque la falce e martello è destinata a scomparire, se proseguirà il processo unitario, non crede?
«Questa ipotesi è semplicemente inesistente, perché la falce e martello rimane il simbolo del mio partito, che non ha nessuna intenzione di sciogliersi».
Magari non oggi, ma un domani?
«Per l`attuarsi di un`ipotesi di questo genere i Comunisti italiani dovrebbero prima cambiare segretario».
Veltroni parla di un patto tra lavoratori e imprenditori per la crescita del Paese: che ne pensa?
«L`idea dell`annullamento della lotta di classe in nome di un interesse comune, presunto, di lavoratori e padroni non sta né in cielo né in terra, perché hanno interessi contrapposti, non comuni».
La crescita economica non può essere un interesse comune?
«Dal punto di vista delle tesi padronali la crescita passa attraverso un azzeramento dei diritti del lavoro».
Sosterrete Bertinotti premier: una rivalutazione, dieci anni dopo la scissione?
«E' il personaggio della sinistra oggi più autorevole, tra i diversi leader che ci sono in campo, io lo avevo candidato a fare il capo di un processo di unificazione della sinistra la bellezza di tre anni fa. Oggi non vedo più le ragioni di una divisione tra due diversi partiti comunisti. Le motivazioni della scissione erano innanzitutto nel rapporto con il centrosinistra. Che oggi non c`è più».

1) Dalle parole di Diliberto emerge che la Sinitra Arcobaleno è quindi un ESPERIMENTO. Essendo un “esperimento” è quindi valido esclusivamente in vista di un risultato elettorale significativo, non per i contenuti e le prospettive ("Dipende da cosa ci dirà il voto").
2) Dilberto si dice “determinatissimo a proseguire nel processo unitario” ma poi afferma “Il mio partito non ha nessuna intenzione di sciogliersi”, aggiungendo ancora che “Per l`attuarsi di un`ipotesi di questo genere i Comunisti italiani dovrebbero prima cambiare segretario”. Beh! speriamo allora che ciò avvenga presto, poiché il progetto di Diliberto sicuramente non collide con la prospettiva di centinaia di migliaia di elettori che voteranno la Sinistra Arcobaleno il 13 e 14 aprile prossimi, quello che chiamate "il vostro popolo". Se bisogna votare un cartello elettorale per permettere ai Comunisti Italiani di portare qualche deputato e senatore in Parlamento, che nell'autonomia di ogni partito ha poi ha mani libere, a questo punto è preferibile non votare (o magari esplicare un voto “critico”, anche se inutile, dando la preferenza al Partito Comunista dei Lavoratori).
Da anni aspettiamo di esprimere un voto per una Sinistra unitaria, non permettiamo che le ragioni di conservazione del potere da parte di qualcuno condizionino il processo di costruzione di un soggetto unico della Sinistra, innovativo, partecipato, trasparente, aperto!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

i comunisti italiani farebbero bene ad uscire dai loro circoli, a rimboccarsi le maniche, e venire a fare campagna elettorale tra la gente, forse così "assaggerebbero" l'umore e le incazzature di tanti che voterebbero pure a sinistra ma, continuando a sentirli esternare tali "imprudenze".... scappano via verso il centro, ergo PD!!!!!!!!! abbiate rispetto per chi si fa il c...

Simulacra ha detto...

@ anonimo democristiano: non hai un'identità, sei democraticamente nessuno.

Io credo che sia ora di smetterla di fare come i bambini, un simbolo è un simbolo, anche la croce è un simbolo, per questo motivo non ho rispetto per i simboli.

Io rispetto solo le idee, finiamola con sta storia dei simboli.