venerdì 15 febbraio 2008

Le cose da fare...

L'impressione che ho è che non ci sia una corrispondenza d'intenti tra la base di questa Sinistra Arcobaleno e i vertici dei partiti che la compongono, in cui si annidano atteggiamenti settari e particolaristi, più orientati alla conservazione del potere che al rinnovamento teso alla costituzione di un organismo autorevole, aperto e partecipativo. Esiste uno 'scollamento' evidente tra potenziali elettori e le segreterie, differenze che si rendono esplicite se si ascolta la gente, se si partecipa alle discussioni sui blog o si vanno a leggere i commenti dei militanti nei siti dei partiti. Da qui nasce un po' di sconforto, che per fortuna (ancora per ora) è alternato all'entusiasmo che nasce dalla possibilità di vedere UNA SINISTRA finalmente unita. Infatti le cose si muovono... a livello locale, nelle provincie e nelle regioni, tra le associazioni e i movimenti, tra gli intellettuali, per cui la Sinistra Arcobaleno è già una realtà attiva e operante.
Eppura la partecipazione democratica nella fase costituente della nuova sinistra è limitatissima, nulla se non ci fossero appunto delle auto-convocazioni (vedi Assemblea della Rete di Associazioni e Movimenti), un auto-organizzazione che si definisce dal basso. Non esiste un coordinamento politico nazionale, un luogo di collegamento e discussione, neppure un sito web ufficiale (l'unico spazio on-line è nato da una felice iniziativa di Alesandro Ronchi http://www.sinistraarcobaleno.org/ ). Inoltre logo, nome, elementi programmatici, ora anche il premier, sono stati tutti calati dall'alto, senza possibilità di obiezione. Com'è stato possibile? Dov'è la "costituente delle idee" di cui si parlava? E le primarie?
Sarebbe possibile recuperare questo divario effettuando alcune semplici scelte, che vado ad elencare:
- Istituire un comitato costituente nazionale (formato da una decina di elementi) che, oltre ai membri di partito, veda protagonisti militanti che provengono dalle associazioni e dai movimenti.
- Indicare un portavoce unico.
- Avviare almeno quattro sezioni di partito per provincia (una per ogni gruppo politico) alla costituzione delle "Case della Sinistra", in cui ci si possa confrontare, discutere e dibattere collettivamente e non come riserve collegate a singoli partiti.
- Istituire rapidamente un sito internet ufficiale.
- Se si reputano troppo stretti i tempi per indire delle primarie effettuare delle consultazioni con voto elettronico "on-line" (faccio notare che il sito internet non ufficiale creato da Ronchi sta avendo attualmente 20000 visite giornaliere!)

Spero che le cose si trasformino rapidamente (rammentando il consiglio di Ingrao a "fare presto") per permettere che il voto alla Sinistra Arcobaleno sia un voto convinto, vero e realmente partecipato.

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