mercoledì 30 aprile 2008

Ansia da metamorfosi?

Ci ho pensato su molto. Dal giorno della sconfitta, mi domando "e adesso cosa succede?", "come si reagisce ad una simile disfatta?”, “sinistra unita o ognuno per sé?”. Ho provato anche a capire le ragioni per cui la Sinistra Arcobaleno ha fallito. Devo dire che tali ragioni ancora mi sfuggono. Sicuramente le cause sono molteplici (la questione del voto utile, il tempo limitato per la costruzione di una efficace campagna elettorale, un soggetto politico immaturo che sembrava più un cartello elettorale che un organismo unitario, il rigido atteggiamento conservativo di alcuni esponenti di partito, la scelta del leader, la mancanza di un meccanismo di partecipazione democratica, risposte non convincenti alle richieste degli elettori, proposte programmatiche probabilmente distanti dalle aspettative dei cittadini e – fatemelo dire – un simbolo improbabile), ma qualcosa sembra sottrarsi alla mia comprensione; mi chiedo ancora come sia possibile che la Sinistra non abbia rappresentanza in Parlamento.
Tra i compagni vedo molta agitazione e percepisco una certa ansia rispetto al futuro. Panico da metamorfosi. Costituente socialista, costituente comunista, costituente arcobaleno. Unirsi o tornare alla precedente frammentazione? Cercare di unire l’unibile, dividere il divisibile.
Mi chiedo perché rincorrere con affanno questi obiettivi, certo tutti condivisibili. Prendiamoci un po’ di tempo, facciamo un passo indietro. Torniamo pure ai partiti, ai movimenti, ai luoghi in cui solitamente facciamo politica e da qui ricominciamo a capire quale sia la strada da percorrere. Unitamente però dovrebbe partire presto un tavolo unitario, uno spazio di discussione permanente della Sinistra che veda la partecipazione paritaria di tutti i partiti politici (Sinistra Democratica, Verdi, Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Sinistra Critica, Partito Comunista dei Lavoratori) e il coinvolgimento di esponenti dei movimenti e delle associazioni. Un coordinamento nazionale che non abbia nessun intento costituente, ma funzione assembleare, di confronto e anche di rappresentanza, che sappia ridare forza a una Sinistra divisa, parcellizzata, e che ha perduto la sua presenza nelle istituzioni. Non so se questa sia una prospettiva possibile, ma di certo è auspicabile.
Credo che saranno poi le manifestazioni, a cui non mancheremo di partecipare, e le prossime elezioni per il Parlamento Europeo nel 2009 (in cui non varrà nessun appello al voto utile) a dirci se una sinistra esiste e che consistenza abbia.

Egregio Presidente, tra un paio di settimane abortirò!

PERCHE', per il solo fatto di aver avuto la sfortuna di nascere in questo paese, un Paese che detesta i giovani, che ne ha già ucciso sogni e speranze e che ha già dato in pasto ai ratti le ceneri del loro futuro; ebbene perché per il solo fatto di esser nata qui, ho dovuto rinunciare prima alla mia ambizione a crearmi una carriera soddisfacente, e cosa infinitamente più drammatica, sono costretta adesso a rinunciare al mio DIRITTO ad essere MADRE?

Lettera di una giovane donna italiana al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Potete leggere il testo integrale su http://www.petrolio.blogspot.com/

sabato 26 aprile 2008

Resistenza, allora per liberarci oggi per riaffermare i valori della Liberazione da cui nacque la Costituzione

[Intervento di Aldo Tortorella pubblicato sul sito di Sinistra Democratica]

Non ho mai approvato l’enfasi retorica sulle date che, quando ero adolescente, si chiamavano “patriottiche”. E, dunque, non ho mai amato le celebrazioni del 25 aprile, quando esse assumevano un carattere puramente formale. Ma, oggi, questo pericolo non lo si corre. Ritorna un presidente del consiglio che il 25 aprile non lo ha mai festeggiato. Vanno al governo molti di coloro che lo hanno visto come un giorno di lutto, perché loro erano dall’altra parte. Furoreggia una letteratura che della Resistenza e della liberazione vede solo i lati foschi e gli errori, che ci furono, ma ignora o nasconde volutamente il loro significato essenziale: fu il riscatto di un Paese trascinato in una guerra non solo perduta, ma, soprattutto, animata da idealità negative. Il razzismo, la negazione della libertà, il dominio delle classi possidenti: questo era il nazismo e il fascismo.La Resistenza fu unitaria, dai monarchici ai comunisti: unità tra diversi ma non senza un sentimento comune e idealità comuni. Esse non consistevano solo in una avversione - l’essere contro al fascismo, al nazismo, all’invasore straniero – ma in un proposito positivo. L’idea è che bisognasse costruire un’Italia nuova, una democrazia nuova, non solo rispetto al fascismo ma rispetto a quella che aveva ceduto davanti al fascismo. Perciò la Costituzione dichiara l’Italia una repubblica democratica fondata sul lavoro. I costituenti, tutti quanti, meno i pochi che alla Costituzione furono avversi, sapevano bene che il fascismo non era nato dalle forze del lavoro ma dalle forze peggiori di un capitalismo arretrato e straccione e da una proprietà agraria ferma al latifondo e a contratti medievali. Perciò si proclama la priorità dell’interesse pubblico – e cioè di tutte e tutti – rispetto a quello privato – e cioè di chi più ha e più comanda. E perciò si afferma che l’iniziativa privata è sicuramente libera, ma non può svolgersi “in contrasto con l’utilità sociale e in modo da recare danno alla sicurezza, alle libertà, alla dignità umana”.E’ molto diverso – se non opposto - da quello che accade oggi, sotto i nostri occhi ma noi dobbiamo capire a partire dai non molti sopravvissuti tra coloro che parteciparono alla Resistenza, tra cui sono anche io, perché un così profondo mutamento – se non rovesciamento - di valori è oggi in atto. E’ certo vero che gli ex fascisti, per accedere al governo, hanno dovuto in una certa misura ripudiare almeno alcuni degli antichi convincimenti (il rifiuto della democrazia e l’antisemitismo – ad esempio) , ma non è meno vero che le idee di solidarietà sociale hanno largamente ceduto il posto all’ideologia della guerra di ciascuno contro tutti, a forme nuove di razzismo, al culto del danaro comunque accumulato. Siamo tornati, addirittura, all’attacco contro la libertà elementare delle donne di decidere sul proprio corpo. E’ un segnale, forse il più indicativo, non solo della velleità di ripresa di un becero maschilismo e di un modello patriarcale fuori del tempo, ma della volontà di attaccare la libertà come bene inscindibile dalla fraternità e dalla eguaglianza.Un ragazzo di oggi è distante dal 25 aprile del ’45 tanto quanto uno della mia generazione era lontano da Garibaldi e Cavour: e questi ci apparivano perduti nella nebbia del passato. Se io penso ai compagni che ho visto morire vedo i loro volti fermi in una giovinezza eterna e me ne commuovo e mi indigno per quei vecchi che li avessero dimenticati. Ma un giovane non li ha mai sentiti nominare, e in genere, non sa neppure lontanamente di che cosa si parla. Bisognerebbe che a scuola imparassero la storia, si dice. Ma se si pensa che la Repubblica nata dalla Resistenza sia la madre o la nonna del precariato giovanile e di un sistema di potere corrotto, necessariamente le nuove generazioni volgeranno lo sguardo altrove, anche al peggio. Coloro che mantengono la memoria della Resistenza hanno da dire la verità: non è questa società quella che volevamo. Questa realtà attuale e questa politica attuale sono il risultato del ripudio dei valori per cui la Resistenza al nazismo e al fascismo furono condotte. Ci si può incolpare di aver perduto ma allora bisogna cercare nuove strade e non cedere ad orientamenti che tornano a predicare quelle medesime idee che portarono il mondo alla catastrofe della seconda guerra mondiale. Il mondo globalizzato è minacciato da una nuova crisi economica. Non è paradossale che vinca la destra. Dalla crisi del 1929 uscì negli Stati Uniti Roosvelt, in Germania Hitler. Non è la stessa crisi e non è lo stesso mondo di allora. Ma i pericoli sono simili. La Resistenza non è più quella che portò al 25 aprile, ma quella che oggi va condotta contro la nuova edizione della destra e coloro che con essa vanno cercando di scardinare la Costituzione italiana.

giovedì 24 aprile 2008

Concetti da confondere e concetti da non confondere

Ciao a tutti, io mi sento in dovere di specificare dei concetti parallelamente quasi opposti che oggi tutti tendono ad assimilare nella stessa ed identica cosa, allora prima di tutto vorrei dire che quello che sta scatenando Beppe Grillo non è altro che l'insofferenza che le persone hanno dai giochi sporchi che fanno i politici alle spalle degli italiani, ma queste persone hanno una loro fede politica ed è proprio per questo che stanno protestando perché non si sentono più rappresentati in quello che credono, rimane pure utopia, quindi al di là del colore politico. Quindi non confondiamo il credo politico di una persona con l'adesione al concetto di rivoluzione morale e sociale che pone Grillo, lui tratta di temi che non vengono assolutamente accennati dai nostri politici, io sono di sinistra e credo nei miei ideali ho le mie idee, e far abolire l'ordine dei giornalisti, far abolire i finanziamenti pubblici agli editori e far abolire la legge sulla radiotelevisione italiana, significa essere uguali, essere liberi davanti un sistema d'informazione che copre la vera realtà, è impensabile che la maggior parte dei giornali per non dire quasi tutti trattano gli stessi ed identici temi in modo asettico e totalmente virtuale perché non sono altro che estratti presi da agenzie, i giornali in Italia non hanno più cuore, sono coperti da interessi partitici, questo problema evidenziato da Grillo non ha contrasto con gli ideali di una democrazia che funziona, se i partiti si rimettono in corsia per affrontare questi problemi e risolvere veramente il precariato non a parole, allora Grillo non sarà più nessuno, ma adesso non è così, su 945 parlamentari non si è riuscito ad approvare nemmeno un disegno di legge sul software libero figuriamoci se si può riuscire a riformare questo problema.
C'è il blocco in questa Nazione, e la gente si è stufata, non è colpa di Grillo se c'è astensionismo, non è nemmeno colpa sua se Napoli è sommersa dalla monnezza, e nemmeno se le tangenti adesso si sono spostate direttamente sull'appalto stesso, e nemmeno è colpa sua se i partiti si presentano in televisione cantando favole risenti e stra-sentite, poi una volta che vincono le elezioni tutto resta come prima ma intanto i loro soldi aumentano, ma è colpa di questa classe dirigente che non offre nessuna tutela e nessun tipo di garanzia che si affaccia a questo mondo del progresso, Gaber lo diceva sempre e aveva delle sue posizioni su scelte che la politica faceva e lui non condivideva, riportava nelle sue canzoni lo scontento che stava anche nella mente di milioni di italiani, però in quel periodo tutti ancora mettevano la x allora nessuno limitava nessuno, invece adesso c'è un soggetto che è sceso in campo sulle piazze allora è il provocatore che prende consensi sui mali degli altri, e no! francamente non mi sembra giusto nemmeno dire che con le liste civiche che dicono che sono amici di Grillo siano dei partiti ma sono un'espressione diretta che dimostra che il popolo è sovrano non i politici che vengono scelti purtroppo dai noi(da noi per modo di dire). Io non sto facendo un discorso perché mi sono schierato da qualche parte, io faccio un discorso obiettivo ed oggettivo che comunque riguarda tutti, non mischiamo insofferenza sulle piazze derivate da una vergognosa politica con i consensi che un uomo prende gridando questi problemi, se non si vuole vedere questo bisogna rimettere su dei veri partiti con della gente vera non pagliacci. Lo dice anche Gaber "Berlinguer era una brava persona", ma oggi di brave persone in Parlamento se ce ne sono poche, si tratta anche di un minimo di coscienza, guardiamo tutti dentro la nostra coscienza e osserviamo bene le situazioni, lo sappiamo tutti che in Parlamento c'è la gente peggiore d'Italia, non mi sembra che non lo pensa nessuno, allora prima di mischiare politica con manifestazione in piazza e mobilitazione cittadina, guardiamo dentro i nostri cuori e pensiamo a quello che facciamo ogni giorno della nostra vita, poi si può parlare che Grillo ha sotratto gli elettori alla sinistra o ad altre ale di pensiero, ma già questo concetto finale è una conseguenza perché alla radice di tutto c'è ben altro, se c'è il rispetto della legalità e nessun ruba all'interno dei comuni, province, regioni, governo dello stato, tutti se ne stavano al loro posto votando ed appasionandosi come hanno fatto sempre alla loro politica manifestando il proprio pensiero, ripeto io sono di sinistra e Grillo non è un politico,e i meetup che hanno creato delle liste civiche hanno posto una linea di cambiamento non una linea di nuovi partiti. Bisogna guardare in faccia alla realtà, non confondiamo le cose per comodità.

mercoledì 23 aprile 2008

Grillo superficiale?

"Questo articolo lo dedico al mio amico e fratello Vincenzo detto Jenzù che da Rifondarolo è diventato un accanito supporter di Beppe Grillo"
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martedì 22 aprile 2008

L’altra metà della Resistenza

"L’appuntamento è fissato per venerdì 25 aprile 2008 alle ore 21.00 presso la sala delle scuole a Padenghe sul Garda in via Talina. L’attenzione ancora una volta su un capitolo essenziale della storia italiana: la Resistenza partigiana."
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lunedì 21 aprile 2008

Ad Alghero 25 aprile senza Bella Ciao

Ad Alghero Bella ciao è stata cancellata dalle canzoni previste per il 25 aprile. La banda musicale, infatti, non suonerà la canzone simbolo della festa della Liberazione perché Marco Tedde, sindaco di Forza Italia, «non vuole». In «compenso» la banda musicale potrà suonare l'Inno di Mameli.

Si riparte da zero con la consapevolezza di ciò che dovrà essere domani..

Carissimi io prima di tutto vorrei precisare un'ovvietà, però ci tengo in particolar modo a sottolinearla perché penso che in qualche modo molti che non danno per scontato alcune cose, comunque possono leggere capendo quello che sto per dire, cioè che il Parlamento senza sinistra non è niente in una democrazia moderna, purtroppo in Italia in questo momento non c'è più nessuna persona che si sente rappresentata dalla sinistra radicale, la sinistra che resiste, la sinistra che da spinta di idee e reazioni anche alla sinistra moderata, la sinistra che vuole la riforma ma allo stesso tempo cerca la garanzia dal statale per non impelagarsi in quello che oggi è definito privato, e su questo ci si può fare un convegno di 6 mesi, perché tutto ciò che oggi viene devoluto al privato affermando il servizio che è rivolto all'interesse generale, in realtà non è altro che una erogazione oligarchica, dove solo pochi hanno diritto, a questo punto mi faccio due conti e dico:<<>>, si signori perché la vera forza sta nella maggior tutela che può essere garantita nell'interesse di tutti, non esiste classe sociale in questo, non esiste distinzione di nessun tipo in questo, dovrebbe essere un principio per tutti lo dice la Costituzione, ma come tutti sanno l'Italia vive e muore in se, purtroppo non si riesce a trovare sempre un punto di contatto con i valori e con le persone e soprattutto non si riesce a capire perché moralmente non si cresce più. Io ho riflettuto tanto su questo e sono arrivato ad una mia opinione molto radicata in un pensiero unitario e semplice, c'è una sinistra che oggi non ha più convinto per le sue inadempienze, io sono fermamente convinto di essere di sinistra ma sono anche convinto che il cittadino vuole che quelle garanzie gli vengano date, è inconcepibile che in questa Nazione un signore come Berlusconi oggi vuole detassare gli straordinari e levare le tasse dalla 13esima (sempre se lo farà, perché ho i miei dubbi), cioè mi vengono i brividi quando leggo queste cose, la sinistra deve garantire quello che rappresenta, è per quello che esiste, il pensiero portante, il suo cavallo di battaglia - uguaglianza in tutti i sensi, rispetto e dignità per l'essere umano, l'uomo deve respirare dalle tasse non esserne sommerso, deve stare con il fiato sospeso per un grande investimento non per le bollette che si riferiscono a servizi, deve usufruire della connessione ad internet come servizio quasi gratuito non come servizio di lusso; si deve comprare un libro per cultura e per pagare il giusto prezzo non per far arricchire la casa editrice, deve poter usufruire dei servizi di trasporto a prezzi modici, perché sono pubblici non di lusso. Vedete tutto questo che ho detto rientra nel globo della sinistra, uguaglianza, rispetto, dignità, tutela, vita, mondo, relazioni,cose etc...la libertà che cita il centrodestra è insita e deve già essere data agli uomini, non c'è servito un partito(se così lo vogliamo chiamare), l'uomo dovrebbe essere un uomo libero già di per se, la sinistra ha sempre combattuto per far valere i diritti dell'uomo, che sono insiti in lui, di cui non ci dovrebbe essere bisogno del richiamo esplicito, invece sono avvenuti massacri e sono state fatte tirranie contro la vita e la stessa persona che ha cercato di combattere per qualcosa in cui ha perso la vita. Con questo concludo dicendo che la sinistra sulle piazze deve iniziare a far risentire quella voce che da diverso tempo manca, quella voce che faccia sentire quello che si fa, ripeto si fa, non quello che si dice, bisogna coinvolgere il popolo nella prospettiva politica, è il popolo il portatore delle garanzie che devono essere date, il politico dovrebbe essere il messiah, basta a promettere cose che non vengono fatte, io lo dico da uomo di parte, la scelta di parte gli italiani la fanno quando vedono i fatti, se un dipendente porta a casa uno stipendio minimo e tutta la famiglia composta da più persone vivono solo su quel stipendio, e sono anni che si dice che bisogna alzare i salari, ma poi non si alza niente, il popolo poi sanziona, non votando più alla classe dirigente scelta precedentemente, cioè vi faccio un esempio: nel Governo Prodi II se fu promesso che i salari degli operai si sarebbero dovuti alzare, ma non si è alzato niente, il popolo non da mica la colpa a Prodi in questo caso, ma la da a quella parte politica che combatte per l'operaio, ed è già un fallimento, non si devono ripetere più questi errori, altrimenti consegneremo sempre l'Italia ad un tiranno come Berlusconi.
Vi saluto ci sentiamo al mio prossimo articolo

Andare oltre il risultato delle elezioni politiche

"Come ho già avuto modo di dire sono sempre più convinto che la decrescita sia uno degli argomenti attorno al quale si può cominciare a ricostruire un nuovo socialismo.

Vi propongo questo ragionamento del Presidente del Movimento per la Decrescita Felice, Maurizio Pallante."
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Giornata Mondiale della Terra 2008

"Riduzione di circa il 70% dei grandi ghiacciai, innalzamento di oltre un metro del livello dei mari, incremento delle precipitazione nell’emisfero Nord e aumento della siccità in quello meridionale, ondate migratorie di milioni di persone che soffriranno sete e fame, estinzione del 30% delle specie animali e vegetali… sono realmente questi gli scenari che ci attendono?"
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sabato 19 aprile 2008

La prospettiva comunista

APPELLO 17 Aprile 2008
COMUNISTE E COMUNISTI: COMINCIAMO DA NOI

Dopo il crollo della Sinistra Arcobaleno, ci rivolgiamo ai militanti e ai dirigenti del Pdci e del Prc e a tutte le comuniste/i ovunque collocati in Italia
Siamo comuniste e comunisti del nostro tempo. Abbiamo scelto di stare nei movimenti e nel conflitto sociale. Abbiamo storie e sensibilità diverse: sappiamo che non è il tempo delle certezze. Abbiamo il senso, anche critico, della nostra storia, che non rinneghiamo; ma il nostro sguardo è rivolto al presente e al futuro. Non abbiamo nostalgia del passato, semmai di un futuro migliore. Il risultato della Sinistra Arcobaleno è disastroso: non solo essa ottiene un quarto della somma dei voti dei tre partiti nel 2006 (10,2%) - quando ancora non vi era l’apporto di Sinistra Democratica - ma raccoglie assai meno della metàdei voti ottenuti due anni fa dai due partiti comunisti (PRC e PdCI), che superarono insieme l’8%. E poco più di un terzo del miglior risultato dell’8,6% di Rifondazione, quando essa era ancora unita. Tre milioni sono i voti perduti rispetto al 2006. E per la prima volta nell’Italia del dopoguerra viene azzerata ogni rappresentanza parlamentare: nessun comunista entra in Parlamento. Il dato elettorale ha radici assai più profonde del mero richiamo al “voto utile”:risaltano la delusione estesa e profonda del popolo della sinistra e dei movimenti per la politica del governo Prodi e l’emergere in settori dell’Arcobaleno di una prospettiva di liquidazione dell’autonomia politica, teorica e organizzativa dei comunisti in una nuova formazione non comunista, non anticapitalista, orientata verso posizioni e culture neo-riformiste. Una formazione che non avrebbe alcuna valenza alternativa e sarebbe subalterna al progetto moderato del Partito Democratico e ad una logica di alternanza di sistema.
E’ giunto il tempo delle scelte: questa è la nostra adesione.
Non condividiamo l’idea del soggetto unico della sinistra di cui alcuni chiedono ostinatamente una “accelerazione”, nonostante il fallimento politico-elettorale. Proponiamo invece una prospettiva di unità e autonomia delle forze comuniste in Italia, in un processo di aggregazione che, a partire dalle forze maggiori (PRC e PdCI), vada oltre coinvolgendo altre soggettività politiche e sociali, senza settarismi o logiche auto-referenziali. Rivolgiamo un appello ai militanti e ai dirigenti di Rifondazione, del PdCI, di altre associazioni o reti, e alle centinaia di migliaia di comuniste/i senza tessera che in questi anni hanno contribuito nei movimenti e nelle lotte a porre le basi di una società alternativa al capitalismo, perché non si liquidino le espressioni organizzate dei comunisti ed anzi si avvii un processo aperto e innovativo, volto alla costruzione di una “casa comune dei comunisti”. Ci rivolgiamo: - alle lavoratrici, ai lavoratori e agli intellettuali delle vecchie e nuove professioni, ai precari, al sindacalismo di classe e di base, ai ceti sociali che oggi “non ce la fanno più” e per i quali la “crisi della quarta settimana” non è solo un titolo di giornale: che insieme rappresentano la base strutturale e di classe imprescindibile di ogni lotta contro il capitalismo; -ai movimenti giovanili, femministi, ambientalisti, per i diritti civili e di lotta contro ogni discriminazione sessuale, nella consapevolezza che nel nostro tempo la lotta per il socialismo e il comunismo può ritrovare la sua carica originaria di liberazione integrale solo se è capace di assumere dentro il proprio orizzonte anche le problematiche poste dal movimento femminista; -ai movimenti contro la guerra, internazionalisti, che lottano contro la presenza di armi nucleari e basi militari straniere nel nostro Paese, che sono a fianco dei paesi e dei popoli (come quello palestinese) che cercano di scuotersi di dosso la tutela militare, politica ed economica dell’imperialismo; - al mondo dei migranti, che rappresentano l’irruzione nelle società più ricche delle terribili ingiustizie che l’imperialismo continua a produrre su scala planetaria, perchè solo dall’incontro multietnico e multiculturale può nascere - nella lotta comune - una cultura ed una solidarietà cosmopolita, non integralista, anti-razzista, aperta alla “diversità”, che faccia progredire l’umanità intera verso traguardi di superiore convivenza e di pace. Auspichiamo un processo che fin dall’inizio si caratterizzi per la capacità di promuovere una riflessione problematica, anche autocritica. Indagando anche sulle ragioni per le quali un’esperienza ricca e promettente come quella originaria della “rifondazione comunista” non sia stata capace di costruire quel partito comunista di cui il movimento operaio e la sinistra avevano ed hanno bisogno; e come mai quel processo sia stato contrassegnato da tante divisioni, separazioni, defezioni che hanno deluso e allontanato dalla militanza decine di migliaia di compagne/i. Chiediamo una riflessione sulle ragioni che hanno reso fragile e inadeguato il radicamento sociale e di classe dei partiti che provengono da quella esperienza, ed anche gli errori che ci hanno portati in un governo che ha deluso le aspettative del popolo di sinistra: il che è pure all’origine della ripresa delle destre. Ci vorrà tempo, pazienza e rispetto reciproco per questa riflessione. Ma se la eludessimo, troppo precarie si rivelerebbero le fondamenta della ricostruzione. Il nostro non è un impegno che contraddice l’esigenza giusta e sentita di una più vasta unità d’azione di tutte le forze della sinistra che non rinunciano al cambiamento. Né esclude la ricerca di convergenze utili per arginare l’avanzata delle forze più apertamente reazionarie. Ma tale sforzo unitario a sinistra avrà tanto più successo, quanto più incisivo sarà il processo di ricostruzione di un partito comunista forte e unitario, all’altezza dei tempi. Che - tanto più oggi - sappia vivere e radicarsi nella società prima ancora che nelle istituzioni, perché solo il radicamento sociale può garantire solidità e prospettive di crescita e porre le basi di un partito che abbia una sua autonoma organizzazione e un suo autonomo ruolo politico con influenza di massa, nonostante l’attuale esclusione dal Parlmento e anche nella eventualità di nuove leggi elettorali peggiorative. La manifestazione del 20 ottobre 2007, nella quale un milione di persone sono sfilate con entusiasmo sotto una marea di bandiere rosse coi simboli comunisti, dimostra – più di ogni altro discorso – che esiste nell’Italia di oggi lo spazio sociale e politico per una forza comunista autonoma, combattiva, unita ed unitaria, che sappia essere il perno di una più vasta mobilitazione popolare a sinistra, che sappia parlare - tra gli altri - ai 200.000 della manifestazione contro la base di Vicenza, ai delegati sindacali che si sono battuti per il NO all’accordo di governo su Welfare e pensioni, ai 10 milioni di lavoratrici e lavoratori che hanno sostenuto il referendum sull’art.18. Auspichiamo che questo appello – anche attraverso incontri e momenti di discussione aperta - raccolga un’ampia adesione in ogni città, territorio, luogo di lavoro e di studio, ovunque vi siano un uomo, una donna, un ragazzo e una ragazza che non considerano il capitalismo l’orizzonte ultimo della civiltà umana.

venerdì 18 aprile 2008

Troppi errori... ma si può ripartire

Intervista al professor Giacomo Marramao, filosofo, direttore scientifico della Fondazione Basso, pubblicata sul sito di Sinistra-Democratica.

"Ci vuole un movimento costituente guidato da un gruppo formato da non più di 15 persone delle quali almeno la metà più uno donne, per una ragione non soltanto numerica, ma simbolica, e di cui gli altri componenti siano tali da azzerare tutte le nomenclature precedenti. Prendere giovani e meno giovani, persone nuove che abbiano anche fatto parte dell’esperienza della Sinistra l’Arcobaleno, ma che siano persone rappresentative di quella che io chiamo la sinistra delle pratiche, la sinistra che ha lavorato a contatto con la società, con i movimenti e le associazioni. Io ho l’impressione che non sia stato fatto un lavoro serio sul territorio, soprattutto al Nord. Persone che lavorano nei diversi settori: l’associazionismo, il mondo delle professioni, che lavorino nell’ambito del sindacato e dei rapporti con i lavoratori, che siano legati al mondo operaio e artigiano. Un gruppo che operi come una sorta di Comitato di salute pubblica che organizzi un movimento costituente e inneschi un processo costituente della Sinistra. Questa è una fase essenziale e per me questa sarebbe la soluzione ideale".

Per leggere l'intervista completa CLICCA QUI

giovedì 17 aprile 2008

Forse Dio è ammalato

"Vi invito a leggere questo fantastico pezzo del mio amico Leonardo."
Leggi tutto: Forse Dio è ammalato

mercoledì 16 aprile 2008

lunedì 14 aprile 2008

Solidarietà per il risultato elettorale

Ciao a tutti, sono molto dispiaciuto per la sconfitta elettorale, questo servirà a riflettere su tanti punti sia per la Sinistra Arcobaleno e sia per altre forze politiche che non hanno ottenuto il risultato che avevano immaginato di poter raggiungere, purtroppo ci sarà di nuovo Berlusconi, non è nemmeno servito il nuovo banner del mio blog che avevo creato come antisfiga per la Sinistra. E' un dato drammatico che l'asse in Parlamento si è spostato verso destra, in quasi tutti i Paesi d'Europa c'è la Sinistra in Parlamento in Italia da questi nuovi risultati non più purtroppo, è un dato che deve far riflettere su tanti punti e anche su scelte politiche, bisogna riportare in campo nazionale dei valori e dei pensieri culturali che non sono usciti fuori in questa campagna elettorale, anzi non sono arrivati in molte case secondo me, un saluto ci sentiamo al prossimo post, il vostro affezionatissimo by pauldianno85.

Festival dell’Energia

"Lecce capitale dell’energia con un Festival nazionale per la prima volta dedicato interamente al tema. Il prossimo maggio, dal 16 al 18, il capoluogo salentino sarà teatro di incontri, dibattiti, laboratori e spettacoli, tutti all’insegna di uno dei cardini principali dello sviluppo mondiale: l’energia."
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domenica 13 aprile 2008

AVVISO A TUTTI I BLOGGER - IMPORTANTE

"Tutti i blogger dovrebbero sentirsi in obbligo di aderire a questa iniziativa.
Seguite il link per capire!"
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venerdì 11 aprile 2008

Ecco il perchè al senato il voto utile è quello dato a Sinistra Arcobaleno.

"In questi giorni molti amici e conoscenti che normalmente votano a destra mi hanno chiesto cosa fare dicendomi: Non vogliono dare il voto a sinistra ma non vogliono neppure che il programma delle destre, sui temi ambientali, venga portato avanti."
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Caro Walter, non dimenticarti di quelle lacrime di Korogocho

"Ha uno stile dolce e quasi affettuoso, la lettera che padre Alex Zanotelli indirizza a Veltroni dalle pagine del Manifesto del 26 marzo ma contiene delle critiche pesantissime. Il padre comboniano rimprovera senza mezzi termini al segretario del Pd le sue lacrime versate di fronte alla povertà della baraccopoli di Nairobi."
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giovedì 10 aprile 2008

Da Sinistra Democratica ad Alleanza Socialista: se non ora quando?

"Non abbiamo molto tempo innanzi a noi, meno che mai dopo l’indiscutibile successo delle primarie del PD e, in particolare, di Walter Veltroni: qualche anno nella migliore delle ipotesi, qualche mese in quella meno favorevole. E’ importante che vi sia consapevolezza in proposito, perché un’analisi realistica della fase non è priva di conseguenze sulle scelte delle formazioni politiche, ivi compresa anche la nostra, che si propongono di continuare a far vivere nel nostro paese l’esperienza della sinistra."
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mercoledì 9 aprile 2008

L’ambiente nei partiti: Partito Democratico, Sinistra Critica, La Destra

"In questo post sono presentati i programmi ambientali delle liste del Partito Democratico, Sinistra Critica e La Destra."
Leggi tutto: L’ambiente nei partiti: Partito Democratico, Sinistra Critica, La Destra:

martedì 8 aprile 2008

L’ambiente nei partiti: Unione Democratica per i Consumatori, Partito Comunista dei Lavoratori e dell’Unione di Centro

"In questo post sono sintetizzati i programmi di Unione Democratica per i Consumatori, del Partito Comunista dei Lavoratori e dell’Unione di Centro per le Elezioni 2008."
Leggi tutto: L’ambiente nei partiti: Unione Democratica per i Consumatori, Partito Comunista dei Lavoratori e dell’Unione di Centro

L’ambiente nei partiti: Partito Liberale Italiano, Per il bene comune, Italia dei Valori

"In questo post parleremo dei programmi delle liste Partito Liberale Italiano, Per il bene comune, Italia dei Valori."
Leggi tutto: L’ambiente nei partiti: Partito Liberale Italiano, Per il bene comune, Italia dei Valori

Prodi non ha capito per colpa di chi è caduto

"Evidentemente Prodi non ha ancora capito per colpa di chi è caduto.
Ha assecondato per due anni i capricci di Mastella e Dini, finito poi a destra."
Leggi tutto: Prodi non ha capito per colpa di chi è caduto

lunedì 7 aprile 2008

Current tv - la web tv di Al Gore

"l giorno X, per quelli che la tivù, dovrebbe essere il prossimo 8 maggio. Data in cui Al Gore presenterà a Milano – e sembra anche a Roma – l’ingresso del network Current tv nel BelPaese. Una televisione trasversale, o come dicono gli esperti, crossmediale, che con la promessa di contenuti freschi, raccolti da internet, porterà sul network di Sky – al canale 130, nel pacchetto base – documentari stringati, brevi, anche brevissimi, raccolti da una tribù di giovani videomaker. Non giornalisti, e forse nemmeno registi. Semplicemente, testimoni, insieme alle reti di distribuzione digitali, di una nuova era di produzione di contenuti che negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Irlanda ha già raccolto più di 50 milioni di affezionati." Leggi tutto Current tv - la web tv di Al Gore

Il miglior manifesto elettorale 2008

"A mio avviso questo è il miglior manifesto della campagna elettorale 2008.
Voi che ne dite?"
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domenica 6 aprile 2008

Fà la cosa giusta 2008

"Dal cibo ai vestiti, dalla casa alle vacanze, centinaia di proposte e soluzioni concrete per “vivere sostenibile” Al via a Milano, dall’11 al 13 aprile in Fieramilanocity, la quinta edizione nazionale di Fa’ la cosa giusta!, la più importante fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in Italia, organizzata da Terre di mezzo, giornale ed editore di strada."
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sabato 5 aprile 2008

Il socialismo dopo le elezioni politiche

"Per noi compagni di Sinistra Democratica, che da sempre abbiamo profuso il nostro impegno politico ispirandoci all’esperienza del socialismo europeo e oggi siamo qui per costruire quella sinistra nuova e plurale di cui il Paese ha bisogno, le parole che Bertinotti ha pronunciato ieri nel corso di ‘Bertinet’, (una conferenza in diretta su Internet, radio e Tv) sono state musica per le orecchie e per il cuore." leggi tutto: Il socialismo dopo le elezioni politiche

Il futuro dell’acqua

"Il tema 'acqua' sta assumendo l’importanza che merita.
Sempre maggiori sono gli incontri che hanno lo scopo di sensibilizzare sull’importanza che l’acqua sia e rimanga un bene comune fuori dal controllo del mercato."
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venerdì 4 aprile 2008

Elezioni del 13-14 aprile. Appello del Comitato Nazionale ANPI

Lo scioglimento anticipato del Parlamento conferma il persistere della grave crisi politica in cui da anni versa l’Italia nella quale emergono sempre più rischi per la tenuta del sistema democratico oltre che difficoltà per il suo indispensabile rinnovamento. L’ANPI, di questa crisi ha sempre rilevato e denunciato: caratteri, cause e responsabilità, per la sua soluzione si è battuta e si batte, insieme a tutte le forze democratiche, con generosità e determinazione come è accaduto con la mobilitazione vittoriosa in occasione del Referendum per la salvaguardia della Costituzione. Considerato che:
- le elezioni del 13 e 14 aprile 2008 si svolgono con l’applicazione di una legge che, nonostante sia stata da tutti criticata poiché nega agli elettori la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento e si è rivelata causa di instabilità e ingovernabilità, la destra, che a suo tempo la impose, si è opposta recisamente al suo cambiamento anche dopo le responsabili esortazioni del Presidente della Repubblica;
- alle elezioni si presenta non più un centro-destra moderato bensì una formazione politica dichiaratamente di destra che ingloba il partito erede della destra estrema, presenta candidati che si proclamano fascisti ed è alleata con forze che al nord e al sud propugnano propositi di secessione e rottura dell’unità nazionale;
il Comitato Nazionale dell’ANPI invita gli associati e tutti i cittadini che si richiamano ai valori di libertà e giustizia, solidarietà e pace che hanno animato la Lotta di Liberazione e sui quali si fonda la Costituzione della Repubblica:
- a prendere parte al confronto elettorale per contrastare con efficacia l’astensionismo affinché, con una grande partecipazione al voto, in particolare delle nuove generazioni, esso si confermi come una essenziale conquista democratica; - a sollecitare tutti gli elettori a tener conto che la legge elettorale prevede a favore della coalizione vincente, a livello nazionale e regionale, l’attribuzione del “premio di maggioranza” con il quale la destra mira ad essere prevalente
nel prossimo Parlamento;
- a riservare il proprio voto a quelle forze politiche per le quali l’Antifascismo e la Resistenza costituiscono un patrimonio irrinunciabile e che in coerenza con i valori, i principi e gli obiettivi della Costituzione, svolgono la loro azione politica ed ispirano i loro programmi: per il rinnovamento politico e sociale del Paese, per un futuro desiderabile per le nuove generazioni ed affinché l’Italia operi per la pace e la cooperazione nel mondo.

PRIMA FESTA NAZIONALE ANPI AL MUSEO CASA CERVI

Info: 00192 Roma, Via degli Scipioni, 271 – Telefoni 06/3211949 – 3212345 –3212807 – Fax 06/3218495 http://www.anpi.it/ anpisegreteria@libero.it

rosso di sera...

"Voli gratis, indagato anche Pecoraro Scanio. Per lui voli low-cast."

Il voto "utile" per la Sinistra Arcobaleno

"Dario Franceschini, PD, ha commentato le parole del Presidente della Repubblica (contro il concetto di voto utile) tirando fuori una balla clamorosa: ‘’Noi - ha aggiunto parlando della questione del ‘voto utile’ - abbiamo semplicemente fatto una constatazione rispetto alla legge elettorale per cui chi prende un voto in piu’ ha il premio di maggioranza. L’altra volta abbiamo vinto di 20 mila voti…‘’ (link)."
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RITA BORSELLINO, capolista al Senato nella Regione Lombardia

"Rita Borsellino è nata a Palermo il 2 giugno 1945.E’ laureata in Farmacia, sposata e madre di tre figli. Il suo impegno politico inizia dopo la strage di via D’Amelio dove perse la vita il fratello, il giudice Paolo Borsellino."
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Stanziati dal CIPE 12 miliardi per uno sviluppo sostenibile

Energia rinnovabile, risparmio energetico e bonifica delle aree industriali saranno i temi oggetto di una serie di programmi nazionali, finanziati attraverso il FAS" Leggi tutto: Stanziati dal CIPE 12 miliardi per uno sviluppo sostenibile:

AL GORE, Riscaldamento globale

AL GORE, Riscaldamento globale: "Un piano triennale per sensibilizzare l’opinione pubblica e la classe politica nei confronti dei problemi climatici"
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