venerdì 29 febbraio 2008

Messaggio a tutti i compagni

Miei cari compagni, il motto è proprio come ha detto il premier, fai una scelta di parte. Io sono un compagno come voi, penso che in questo Paese ci sia molto da riformare, ci tengo tantissimo al programma della Sinistra l'Arcobaleno ed ho anche sottolineato nel mio blog personale ( http://ilparente.blogspot.com/2008/02/1.html ) che la Sinistra non può tradire il corpo elettorale come viceversa hanno fatto i DS proponendo il PD che è una cozzaglia di pluralismi in conflitto tra loro, anche se ci sono persone politiche di cui io ho una grande stima, anche guardando indietro al passato. Noi dobbiamo essere uniti con il nostro credo e con i progetti da attuare per il futuro, i più grandi Governi di Sinistra hanno avuto la più grande peculiarità che è proprio l'unione della Sinistra pura che va solo verso una direzione, non compromessi eletterali; ed è proprio per questo che credo molto nella Sinistra Arcobaleno, ci credo perché so che adotteranno lo stesso ed identico programma che hanno sottoscritto, però non ci deve tradire, "mai tradire un compagno". La potenza della Sinistra che oggi non rinnega le proprie origini e di questo sono molto felice, e non si vuole sottomettere agli inciuci con altri partiti che potrebbero annacquare l'intero assetto, renderà grande questa Sinistra. Ricordatevi tutti miei cari compagni che il nostro corpo elettorale non accetta tradimenti.
Vi ringrazio ancora per avermi permesso di scrivere su questo spazio, un saluto dal vostro compagno, Francesco.

martedì 26 febbraio 2008

I rappresentanti de “La Sinistra L’Arcobaleno” ogni giorno su EcoTv

“InDiretta”, un appuntamento quotidiano di Ecotv (Sky906) con i rappresentanti de “La Sinistra l’Arcobaleno”. Una finestra sulla campagna elettorale con le strategie e gli obiettivi della Sinistra. I telespettatori possono intervenire durante la trasmissione chiamando il numero verde 800-030808 oppure scrivendo a filodiretto@ecotv.it.
“InDiretta” andrà in onda alle ore 13.00 su Ecotv (Sky906). Il programma è disponibile contemporaneamente anche in streaming.

http://www.ecotv.it/

sabato 23 febbraio 2008

"Dobbiamo costruire un partito"

Stralci di un intervista di Stefano Bocconetti a Giovanni Berlinguer pubblicata su Liberazione del 23 febbraio 2008

Riordina le carte, prende appunti. E ogni tanto risponde al telefono, risponde ai tanti che lo invitano a mille iniziative elettorali. E risponde quasi sempre di sì. Giovanni Berlinguer, 83 anni, oggi al Parlamento europeo fra i banchi dei socialisti, ma prima una vita nel Pci e nei diesse e soprattutto uno dei più autorevoli, se non il più autorevole studioso italiano di medicina sociale, è già tutto dentro la campagna elettorale.
La prima cosa: sei contento di come è partita?
Ti riferisci alla manifestazione dell'Eliseo?
Anche, perché come ti è sembrata?
Un ottimo avvio. Anche se vorrei che smettessimo di sottovalutare la voglia di partecipazione che c'è in giro. Lì, all'Eliseo metà della gente è dovuta restar fuori; troviamo invece posti, luoghi dove possa incontrarsi la nostra gente. Dove magari possa venire anche chi non è convinto del tutto.
Tutto bene, allora?
Si, anche se...
Anche se?
Intendiamoci, non voglio che ci sia alcun equivoco: io sono felice che si sia raggiunto il risultato di creare la lista unitaria della sinistra. E' importante, darò tutto quello che ho per sostenerla. Ma sono convinto che questa campagna elettorale debba diventare anche qualcos'altro.
Cosa esattamente?
L'occasione per costruire il nuovo partito della sinistra. Che in Italia, a differenza che nel resto d'Europa, rischia di mancare.
Stai parlando del nuovo soggetto unitario?
Dipende da quel che intendi con questa definizione. Io sto parlando di un soggetto che chiamo il partito della sinistra italiana. Sto parlando della forma che deve assumere la sinistra nel nostro paese.
La "Sinistra-l'Arcobaleno" ti sembra ancora troppo poco?
Se resta solo un cartello elettorale sì, ovvio che non basta.
Ma per capire: pensi che comunque quest'aggregazione sia partita in ritardo?
No, tardi no. Ma in questi dieci mesi - da tanto se ne parla - ci sono stati molti freni e ci si è preoccupati più di costruire equilibri interni ai gruppi dirigenti che ascoltare i cittadini, acquisire nuovi consensi, recuperare chi si è allontanato.
Scusa la franchezza: ma molti sostengono che i "freni" sono venuti proprio dalla Sinistra democratica, dal gruppo che è uscito dai diesse e di cui fai parte.
Francamente non mi pare che sia così. E poi, davvero adesso ha poco senso mettersi col bilancino a disegnare le colpe dei contraenti. Guardiamo al futuro: oggi dobbiamo impegnarci come una sola persona. Per strappare il miglior risultato possibile alle elezioni e, contemporaneamente, per gettare le basi del nuovo partito.
Campagna elettorale, allora. Qualche osservatore ha fatto notare che, al di là del merito, Veltroni s'è presentato con un'idea forte. Discutibilissima, ma comunque un progetto che sembra mancare alla sinistra. Che ne dici?
Non sono d'accordo. Ho letto i materiali che hanno avviato la discussione sul programma e mi pare che lì ci sia quello di cui c'è bisogno. C'è la parola d'ordine, l'idea necessaria e vincente: il lavoro. Inteso non più solo come rivendicazione dei diritti sindacali o contrattuali. No, mi sembra che finalmente la sinistra, questa nuova sinistra, ricominci a disegnare il ruolo che il mondo del lavoro deve avere nella società. Un ruolo che gli stessi lavoratori devono riprendersi nelle loro coscienze.
Stai pensando a qualche proposta in particolare?
No, penso all'insieme del progetto della sinistra. C'è una linea che tende a riequilibrare quelle risorse e quei poteri che in questi ultimi 25 anni si sono spostati a vantaggio delle imprese. Sì, insomma, mi sembra importante che finalmente si ritorni a parlare di una verità semplicissima: che chi assicura la produzione della ricchezza dovrebbe poterne usufruire in una quota molto maggiore dell'attuale. E ti ripeto: dopo un quarto di secolo in cui si è andati nella direzione opposta.
[...]
Che ti aspetti all'indomani del voto?
Tre cose.
La prima?
L'avvio del passaggio da raggruppamento elettorale a partito.
La seconda?
Una campagna di conoscenza e di ascolto dei giovani.
Nuovo partito, che parli il linguaggio dei giovani: la terza cosa sembra scontata. Non è così?
Certo. E' necessario svecchiare radicalmente i gruppi dirigenti di questa sinistra. Non per escludere chi ha lavorato fino ad ora per garantire un futuro alle forze legate al movimento operaio. Il loro ruolo c'è, è importante e deve essere valorizzato. Ma c'è bisogno di forze fresche.
E te?
Vale anche per me. Ci sono e ci saranno tante occasioni per contribuire agli impegni futuri.

Accordo tra Partito Democratico e Sinistra Arcobaleno per le elezioni regionali siciliane

Partito democratico e Sinistra Arcobaleno raggiungono l'accordo per la doppia candidatura di Anna Finocchiaro e Rita Borsellino, che in caso di vittoria diventerebbe presidente dell'Ars. Si prefigura dunque una battaglia elettorale che stavolta, rispetto al dominio del centrodestra sin qui avuto, potrebbe regalare un risultato storico
Da Aprile On-Line

Dopo titubanze, mezzi annunci e passi indietro, la decisione sembra essere stata finalmente presa. Via libera al tandem Finocchiaro-Borsellino per la corsa alla presidenza della Regione Siciliana. Sabato mattina, presso l'hotel Villa Igea di Palermo, la conferenza stampa di presentazione della candidatura di Anna Finocchiaro a Presidente della Regione Sicilia, mentre per la sorella del magistrato ucciso nella strage di Via D'Amelio il 19 luglio del 1992, in caso di vittoria andrebbe invece la presidenza dell'Ars, l'Assemblea regionale siciliana. [...] Questo dunque l'accordo raggiunto tra i segretari dei partiti di centrosinistra e sinistra, dopo che la giornata precedente aveva invece registrato una battuta d'arresto piuttosto brusca, dato che i quattro esponenti di Sinistra Arcobaleno avvano stoppato l'ipotesi di un ticket tutto al femminile, battendo soprattutto il tasto dell'incompatibilità della doppia candidatura della Finocchiaro, che oltre alla presidenza della Regione Sicilia il prossimo dodici e tredici aprile si presenterà anche al Senato. Per superare l'impasse, Pd e SA alla fine trovano un punto d'incontro stabilendo che Anna Finocchiaro verrà candidata comunque al Senato, ma non in Sicilia come previsto [...].

Per leggere l'intero articolo CLICCA QUI

giovedì 21 febbraio 2008

Russo Spena: "Largo a i giovani, non mi ricandido"

''Da vecchio garantista ho sempre ritenuto che le regole statutarie vadano rispettate perché rappresentano la base fondamentale del vissuto di una comunità. Un partito è (o dovrebbe essere) una comunità. Per questo ritengo naturale non ricandidarmi, essendo da molti anni in Parlamento e condividendo la necessità forte del rinnovamento''. E' con queste parole che il capogruppo al Senato del Prc, Giovanni Russo Spena annuncia di non ricandidarsi alle prossime elezioni politiche.

martedì 19 febbraio 2008

La Sinistra Arcobaleno è un "esperimento"

Riporto uno stralcio dell'infelice intervista al Segretario dei Comunisti Italiani Oliviero Diliberto pubblicata il 14 di febbraio su L'Unità, a cura di Simone Collini, dal titolo La lotta di classe non è finita: il Pd ha scelto la via del moderatismo:

[...]
Dopo il voto ci saranno alla Camera e al Senato i gruppi unici della Sinistra arcobaleno?
«Dipende da cosa ci dirà il voto, cioè da cosa il nostro popolo ci dirà di volere o non volere. Per quanto mi riguarda sono determinatissimo a proseguire nel processo unitario, nelle forme che saranno possibili. Dopodiché, vediamo se viene premiato o meno questo esperimento».
Esperimento che prevede la scomparsa della falce e martello.
«Avevo proposto di mantenere anche i simboli tradizionali, ma sono stato sconfitto. Lo considero un errore. Spero di sbagliare, ma lo giudico un errore anche dal punto di vista elettorale».
Comunque la falce e martello è destinata a scomparire, se proseguirà il processo unitario, non crede?
«Questa ipotesi è semplicemente inesistente, perché la falce e martello rimane il simbolo del mio partito, che non ha nessuna intenzione di sciogliersi».
Magari non oggi, ma un domani?
«Per l`attuarsi di un`ipotesi di questo genere i Comunisti italiani dovrebbero prima cambiare segretario».
Veltroni parla di un patto tra lavoratori e imprenditori per la crescita del Paese: che ne pensa?
«L`idea dell`annullamento della lotta di classe in nome di un interesse comune, presunto, di lavoratori e padroni non sta né in cielo né in terra, perché hanno interessi contrapposti, non comuni».
La crescita economica non può essere un interesse comune?
«Dal punto di vista delle tesi padronali la crescita passa attraverso un azzeramento dei diritti del lavoro».
Sosterrete Bertinotti premier: una rivalutazione, dieci anni dopo la scissione?
«E' il personaggio della sinistra oggi più autorevole, tra i diversi leader che ci sono in campo, io lo avevo candidato a fare il capo di un processo di unificazione della sinistra la bellezza di tre anni fa. Oggi non vedo più le ragioni di una divisione tra due diversi partiti comunisti. Le motivazioni della scissione erano innanzitutto nel rapporto con il centrosinistra. Che oggi non c`è più».

1) Dalle parole di Diliberto emerge che la Sinitra Arcobaleno è quindi un ESPERIMENTO. Essendo un “esperimento” è quindi valido esclusivamente in vista di un risultato elettorale significativo, non per i contenuti e le prospettive ("Dipende da cosa ci dirà il voto").
2) Dilberto si dice “determinatissimo a proseguire nel processo unitario” ma poi afferma “Il mio partito non ha nessuna intenzione di sciogliersi”, aggiungendo ancora che “Per l`attuarsi di un`ipotesi di questo genere i Comunisti italiani dovrebbero prima cambiare segretario”. Beh! speriamo allora che ciò avvenga presto, poiché il progetto di Diliberto sicuramente non collide con la prospettiva di centinaia di migliaia di elettori che voteranno la Sinistra Arcobaleno il 13 e 14 aprile prossimi, quello che chiamate "il vostro popolo". Se bisogna votare un cartello elettorale per permettere ai Comunisti Italiani di portare qualche deputato e senatore in Parlamento, che nell'autonomia di ogni partito ha poi ha mani libere, a questo punto è preferibile non votare (o magari esplicare un voto “critico”, anche se inutile, dando la preferenza al Partito Comunista dei Lavoratori).
Da anni aspettiamo di esprimere un voto per una Sinistra unitaria, non permettiamo che le ragioni di conservazione del potere da parte di qualcuno condizionino il processo di costruzione di un soggetto unico della Sinistra, innovativo, partecipato, trasparente, aperto!

domenica 17 febbraio 2008

Bertinotti: Sinistra non sia solo un cartello elettorale

(ANSA) - ROMA, 17 FEB - 'Vorrei che questa avventura non fosse un cartello elettorale ma avesse la capacita' di superare steccati, confini: abbiamo fatto insieme piu' di quanto abbiamo organizzato insieme politicamente, c'e' bisogno di tutti'. Lo ha detto il candidato premier della sinistra Arcobaleno, Fausto Bertinotti, parlando al consiglio nazionale dei Verdi.'Questo soggetto politico - ha aggiunto - non puo' essere solo la somma di quattro partiti ma deve portare tanti elementi di novita''. Bertinotti ha sottolineato, quindi, l'importanza 'di una nuova alleanza tra ambiente e lavoro per costruire l'alternativa'.'Nessuna forza politica - ha concluso - che oggi compone la sinistra Arcobaleno e' in grado di dare da sola un futuro alla sinistra in Italia. Solo insieme ce la possiamo fare'.

sabato 16 febbraio 2008

La censura dei mass media nei confronti della Sinistra Arcobaleno

Riporto due articoli pubblicati da Liberazione (del 16 febbraio 2008) che riguardano l'atteggiamento censorio delle testate giornalistiche nei confronti de "La Sinistra, L'Arcobaleno". Il primo è una lettera-denuncia inviata ai direttori delle maggiori televisioni nazionali dagli esponenti del movimento ("La Sinistra - l'Arcobaleno" accusa:«Siamo censurati dai mass media»); il secondo è uno stralcio dell'intervento di Rina Gagliardi (Riuscirà la sinistra a impedire che Silvio e Walter trasformino l'Italia in provincia americana?) sul sostegno di stampa e tv alla prospettiva del bipartitismo costruito su due forze simili e della semplificazione di ogni complessità della politica.

"La Sinistra - l'Arcobaleno" accusa:«Siamo censurati dai mass media»

"Caro direttore", comincia così la lettera denuncia inviata ai direttori delle maggiori televisioni nazionali dagli esponenti de "la Sinistra l'Arcobaleno". Una lettera appunto che denuncia. Denuncia una censura ingiustificata e ingiustificabile che è di fatto in atto nei confronti della nuova formazione politica che riunisce le forze della Sinistra (Rifondazione, Sd, Pdci e Verdi) e che non trova spazio nei maggiori tg o nelle trasmssioni di maggior ascolto. Inoltre - sottolinea "la Sinistra l'Arcobaleno" - «è da tempo invalsa l'abitudine, nei Tg, nei "talk show" e nelle trasmissioni d'intrattenimento dedicate alla politica, di riferirsi alle forze della Sinistra definendole sbrigativamente "sinistra radicale", "sinistra massimalista", etc.». Ma non è così. «Facciamo presente - chiariscono ancora in una nota gli esponenti della Sinistra l'Arcobaleno - che la lista unitaria della Sinistra ha una denominazione precisa, "la Sinistra l'Arcobaleno", e un simbolo, quello che gli elettori troveranno sulla scheda elettorale. Riteniamo che riferirsi alla lista della Sinistra adoperando la sua denominazione sia pertanto il solo modo di fornire un'informazione corretta e un utile servizio agli elettori».Inoltre, è chiaro, che la denuncia vale per tutto un sistema in sé. Un sistema mediatico che sta esattamente non rispondendo in modo corretto non solo alle regole che debbono valere in campagna elettorale, ma che presenta in un modo piuttosto incongruo soprattutto "questa" campagna elettorale. Proporla ai più come una competizione limitata ai due partiti principali a uno scontro frontale Berlusconi-Veltroni non è affatto corretto. Infatti la sfida non è "a due". E' di ieri la notizia che Mastella correrà quasi sicuramente da solo. E così Casini dovrà ancora sciogliere il nodo se si presenterà con Berlusconi o no. E comunque sono ben dieci i simboli che gli elettori si ritroveranno sulle schede. «Com'è noto - scrivono ancora gli esponenti della Sinistra - le forze politiche principali e i rispettivi candidati in campo sono per ora almeno tre, ed è probabile che diventino quattro nelle prossime ore. In questa situazione, fingere di trovarsi in un sistema bipartitico e concentrare l'attenzione sulla "sfida" tra i due partiti considerati maggiori significherebbe fornire un'informazione fortemente imprecisa e condizionare pesantemente quella che deve restare una limpida competizione elettorale tra diverse forze e diversi candidati».

Riuscirà la sinistra a impedire che Silvio e Walter trasformino l'Italia in provincia americana?

Tv, Radio e grandi quotidiani (salvo lodevoli eccezioni) informano indefessamente di ciò che dicono e propongono i due protagonisti della campagna elettorale, Veltroni e Berlusconi. Siamo già all'ossessione, alla coazione a ripetere. Come se, il 13 e 14 aprile, fossero soltanto due le formazioni politiche tra cui scegliere, Pd e Pdl. O come se fossimo già al bipartitismo americano e la gara finale tra Walter Obama e Silvio McCain fosse già in corso. Ecco il primo scandalo che ci permettiamo di segnalare (e che comunque un po' ci fa infuriare): a tutte le altre forze politiche, quelle "non veltroniane" e "non berlusconiane", viene riservato un trattamento da figli di un dio minore. Compresi, a destra e a sinistra, l'uso terroristico e iperpropagandistico dei sondaggi (l'altro giorno, il giornale di Berlusconi apriva con un titolo a tutta pagina, "Da solo, l'Udc al 2,9 per cento". Quale notizia di millimetrica precisione, a più di due mesi dal voto effettivo!), che son diventati ormai l'altra ossessione (per nulla innocente) del berlusconismo dominante. Il fatto è che in queste elezioni la posta in palio non si limita alla scelta, ovvia, dei vincitori e dei perdenti: essa contiene, fin dall'inizio, un fattore "formale", di carattere però decisivo, che possiamo battezzare SP, Sistema Politico. Dopo Pasqua, cioè, l'elettorato italiano non dovrà decidere soltanto se è venuto il momento (o no, come si spera) di far tornare il Cavaliere, per la terza volta, alla guida di questo Paese: dovrà anche decidere se accetta e fa propria la "Grande Semplificazione" che viene prospettata da molti. Dal Cavaliere stesso, in primis, con la sua insistita litania sul voto a due e l'inutilità assoluta dei nanetti. Dalla scelta di corsa solitaria (benché in compagnia dipietrista) del Pd. Dal coro mediatico quotidiano, nonché da quei grandi potentati che da un pezzo sono orientati a ridurre il più possibile il peso e la forza della politica, intesa come strumento di autoorganizzazione di massa. Dunque, lo scontro è a questa altezza, e a questa altezza bisogna collocarlo. Non diremo, no, che è in atto una "congiura" volta alla cancellazione della sinistra politica dalle istituzioni - siamo non da oggi refrattari ad ogni ipotesi complottista. Ma ce la sentiamo di dire che per molti l'obiettivo dichiarato è anche questo: cancellare l'anomalia italiana e far somigliare il Belpaese, come dice il nostro segretario Franco Giordano, "a una provincia americana". [...]

venerdì 15 febbraio 2008

La Sinistra Arbcobaleno al via in VI Municipio

Dopo i primi incontri, organizzativi, prende il via sul territorio l'attività della Sinistra Arcobaleno in Sesto Municipio (Roma).

Lunedì pomeriggio saremo a Rinascita per iniziare un ciclo di appuntamenti tra la "base" e i nostri rappresentanti locali e nazionali.



La Sinistra Arcobaleno in VI Municipio vi invita alla Libreria Rinascita, oltre agli invitati qui indicati, saranno presenti numerosi altri esponenti della Sinistra Arcobaleno e gli attivisti del VI Municipio

per l'occasione è stato inaugurato il blog della Sinistra Arcobaleno in Sesto!

http://letiziapalmisano.ilcannocchiale.it/
http://www.sinistrarcobalenoinsesto.ilcannocchiale.it

Le cose da fare...

L'impressione che ho è che non ci sia una corrispondenza d'intenti tra la base di questa Sinistra Arcobaleno e i vertici dei partiti che la compongono, in cui si annidano atteggiamenti settari e particolaristi, più orientati alla conservazione del potere che al rinnovamento teso alla costituzione di un organismo autorevole, aperto e partecipativo. Esiste uno 'scollamento' evidente tra potenziali elettori e le segreterie, differenze che si rendono esplicite se si ascolta la gente, se si partecipa alle discussioni sui blog o si vanno a leggere i commenti dei militanti nei siti dei partiti. Da qui nasce un po' di sconforto, che per fortuna (ancora per ora) è alternato all'entusiasmo che nasce dalla possibilità di vedere UNA SINISTRA finalmente unita. Infatti le cose si muovono... a livello locale, nelle provincie e nelle regioni, tra le associazioni e i movimenti, tra gli intellettuali, per cui la Sinistra Arcobaleno è già una realtà attiva e operante.
Eppura la partecipazione democratica nella fase costituente della nuova sinistra è limitatissima, nulla se non ci fossero appunto delle auto-convocazioni (vedi Assemblea della Rete di Associazioni e Movimenti), un auto-organizzazione che si definisce dal basso. Non esiste un coordinamento politico nazionale, un luogo di collegamento e discussione, neppure un sito web ufficiale (l'unico spazio on-line è nato da una felice iniziativa di Alesandro Ronchi http://www.sinistraarcobaleno.org/ ). Inoltre logo, nome, elementi programmatici, ora anche il premier, sono stati tutti calati dall'alto, senza possibilità di obiezione. Com'è stato possibile? Dov'è la "costituente delle idee" di cui si parlava? E le primarie?
Sarebbe possibile recuperare questo divario effettuando alcune semplici scelte, che vado ad elencare:
- Istituire un comitato costituente nazionale (formato da una decina di elementi) che, oltre ai membri di partito, veda protagonisti militanti che provengono dalle associazioni e dai movimenti.
- Indicare un portavoce unico.
- Avviare almeno quattro sezioni di partito per provincia (una per ogni gruppo politico) alla costituzione delle "Case della Sinistra", in cui ci si possa confrontare, discutere e dibattere collettivamente e non come riserve collegate a singoli partiti.
- Istituire rapidamente un sito internet ufficiale.
- Se si reputano troppo stretti i tempi per indire delle primarie effettuare delle consultazioni con voto elettronico "on-line" (faccio notare che il sito internet non ufficiale creato da Ronchi sta avendo attualmente 20000 visite giornaliere!)

Spero che le cose si trasformino rapidamente (rammentando il consiglio di Ingrao a "fare presto") per permettere che il voto alla Sinistra Arcobaleno sia un voto convinto, vero e realmente partecipato.

giovedì 14 febbraio 2008

Roma sbagliata, Roma possibile

Il Movimento romano per la Sinistra Arcobaleno si batte per una città che promuove i diritti e la partecipazione delle persone alle scelte; che garantisce i beni comuni come il paesaggio, l'ambiente, l'aria. Sabato 16 febbraio, ore 9.30 - 14.00, presso l'Aula magna della Facoltà di Architettura Roma 3, Via A. Manunzio 72 (Testaccio) incontro tra associazioni, comitati, movimenti, forze politiche e sociali interessate al progetto.

Per leggere il documento CLICCA QUI

mercoledì 13 febbraio 2008

Presentato il simbolo per le elezioni de "La Sinistra, L'Arcobaleno"

E' stato presentato oggi il simbolo de La Sinistra, L'Arcobaleno con cui i quattro partiti della sinistra (Rifondazione Comunista, Verdi, Comunisti Italiani e Sinistra Democratica) correranno insieme alle elezioni del prossimo Aprile. Nel nuovo simbolo a prevalere sono i colori dell'arcobaleno; "la Sinistra" è scritto a caratteri più grandi rispetto al precedente segno grafico, mentre "l'Arcobaleno" ha visto ridimensionato il suo volume.
A tenerlo a battesimo, al Caffè Fandango, nel cuore di Roma, il candidato premier Bertinotti, che ha parlato della lista comune come un primo passo per un progetto più ampio e di un simbolo capace di raccogliere "a pari titolo e dignità" tutte le anime di questa componente. E, riferendosi evidentemente al PdCi, ha detto: "chi come me viene dalla tradizione della falce e martello non deve sentirsi deprivato della sua storia perchè, chi ha vissuto quel simbolo come segno di una storia importante, lo può tenere con sè e portarselo dentro. Nessuno deve sentirsi deprivato, anzi da quella storia si parte per fare qualcosa di nuovo".
Ce lo auspichiamo....

lunedì 11 febbraio 2008

Destra finita in partenza e Decuffarizzazione siciliana

Miei cari compagni, dopo tanta agonia del popolo siciliano grazie a sollecitazioni istituzionali di Governo, Salvatore Cuffaro si è dimesso come Presidente della Regione Sicilia ( guarda le considerazioni di questa vicenda sul mio blog: http://ilparente.blogspot.com/2008/02/palermo-festa-in-piazza-politeama-dopo.html ), è un avvenimento importante non segna una svolta della singola Regione, è una risposta anche da parte dei cittadini dell'intero Paese perché sono stanchi di essere presi in giro, sono stanchi di vedere persone rinviate a giudizo con sentenza penale di condanna che stanno in Parlmaento e non hanno la coscienza di dimettersi anche avendo ricevuto l'interdizione perpetua dai uffici pubblici (penso che la Costituzione parla chiaro a tutti), quindi cari compagni proporrei una riflessione nel valutare queste considerazioni scottanti risalenti dagli ultimi avvenimenti, io penso che bisogna chiarire agli elettori queste cose, spiegando che c'è ancora il politico che vuole svolgere seriamente il proprio dovere e il proprio mandato. Riguardo alle ultime considerazione dell'estrema destra debbo dire che Storace ha sotto mano un'altra Costituzione, perché se si informa leggendo la Carta Costituzionale e sopratutto se rifletesse su considerazioni che lui ha fatto negli anni passati, molto probabilmente la destra estrema oggi non esisterebbe più o sarebbe capitanata da qualche altro soggetto, quindi se molte persone oggi sono in Parlamento e se hanno voce in capitolo mediante qualsiasi critica, lo devono come base principale solo ed esclusivamente alla Costituzione non alle loro idelogie politiche.
Bye alla prossima puntata.

Assemblea della Rete di Associazioni e Movimenti per la Sinistra Arcobaleno (2)

Sul sito del Quotidiano per La Sinistra-L'Arcobaleno "Rosso di Sera" sono stati inseriti altri video che documentano gli interventi durante l'Assemblea della Rete di Associazioni e Movimenti per la Sinistra Arcobaleno tenutasi Domenica 10 febbraio 2008 presso il Cinema Farnese (Roma).

Per visualizzare i video CLICCA QUI

Parole durissime dalla Destra

"Voglio che il mio programma sia estremamente concreto" e, tra le altre cose, prevederà "tolleranza zero con i rom, con i clandestini e i criminali. Reintrodurremo inoltre subito il poliziotto e il carabiniere di quartiere in tutte le città dai 15 mila abitanti in su". Lo annuncia il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, in un collegamento telefonico con il Tg4.

Innanzi tutto vi invito a leggere qualche informazione sui Rom(Wikipedia)

Cosa intende il candidato premier "tolleranza Zero con i rom"? Perchè un aspirante presidente del consiglio punta il mirino contro una comunità intera? Cosa lo distingue da Hitler, quando,nel suo mein kampf puntava il dito contro la comunità ebraica?
Questo popolo è stato messo nello stesso calderone con i criminali in modo ingiusto e posto sotto i riflettori come il frutto del degrado e della malasicurezza.
La "non-integrazione" non appartiene a nessun popolo,a nessuna comunità o a nessun gruppo di persone: E' il risultato di anni e anni di politiche xenofobe e ghettizzanti operate dalle Destre con ogni forma di divulgazione.Questa generalizzazione è inaccettabile in un paese che vuole definirsi Democratico e Liberale e tutti noi Antifascisti,Antirazzisti di ogni età,sesso e religione pretendiamo dei chiarimenti immediati.

ARK è SCHIFATA dalle oltraggiose parole di Berlusconi e sottolinea la vicinanza a tutte le comunità offese riservandosi di ampliare e diffondere i nostri pensieri oltre i limiti di questo sito.Parole come queste possono essere influenti e determinare comportamenti pericolosi.I messaggi razzisti e ingiuriosi sono sempre più i nuovi protagonisti dello scenario politico della destra e dei movimenti neofascisti e ARK cercherà di combatterli con tutte le sue forze per portare il suo messaggio di pace e amore internazionalista.

L'unica razza che conosco è quella umana. (Albert Einstein)

www.rivoltakulturale.tk

domenica 10 febbraio 2008

Assemblea della Rete di Associazioni e Movimenti per la Sinistra Arcobaleno. Domenica 10 febbraio 2008, Cinema Farnese (Roma)

Alcuni degli interventi all'Assemblea della Rete di Associazioni e Movimenti per la Sinistra Arcobaleno:



venerdì 8 febbraio 2008

Un Appello per la Sinistra Desenzanese (da Silvio Carnassale per SD)


Viviamo giorni e momenti di profonda angoscia e anche il nostro orizzonte non pare più essere tanto chiaro e limpido.
Ma proprio per questo dobbiamo proseguire con forza e determinazione il nostro progetto di unità.
In questi giorni la Sinistra L'Arcobaleno ufficializzerà la sua partecipazione unita alle elezioni politiche anticipate e lo farà sotto la candidatura di Fausto Bertinotti.
In quanto persona di sinistra e militante politico che ha partecipato alla sua fondazione nel nuovo assetto chiedo che o comunque spero che all'interno della sinistra possa avvenire quel rinnovamento generazionale ed identitario che tutti quelli che ci credono stanno proponendo.
Ma purtroppo questa barbare legge elettorale, vergognosamente ideata dal centrodestra ed ancor più vergognosamente sostenuta in modo ipocrita anche in queste elezioni anticipate, non ci permette di rinnovare profondamente come speravamo.
Ci credevamo, ma purtroppo non é ancora il momento.
Indi per cui, l'unica cosa che possiamo fare é unirci, organizzare,p partecipare come giovani e coordinare le attività di tutte le nostre realtà a livello locale.
Non dobbiamo rinchiuderci nella nostra autoreferenzialità in quanto giovani e non occuparci invece dei grandi problemi che una mentalità giovane potrebbe meglio affrontare.
Non dobbiamo rimanere settari, ma dobbiamo essere capaci di far pesare le nostre idee ad ogni livello generazionale.
Con questo rivolgo localmente un invito formale all'Associazione Rivolta Kulturale a lavorare e partecipare in prima persona nel processo costituente che si va prefiggendosi.
Senza dittature identitarie, senza interessi, ma solo con il desiderio di ridare ai giovani quell'entusiasmo nella politica, nella politica di sinistra, che li ha spinti in passato ad imponenti dimostrazioni di forza e decisione.
Queste elezioni purtroppo ci lasciano poco spazio, ma dobbiamo essere determinati a prendere tutti gli spazi possibili per prepararci ad un'inevitabile escalation di barbarie culturale e sociale che una realistica vittoria della destra porterebbe (come abbiamo visto pochi anni fa).

Se la Sinistra L'Arcobaleno sembra essere solo un cartello elettorale per non dare adito a polemiche, nei fatti e nella località deve essere unita e con idee coerenti e condivise.

Propongo quindi un'assemblea per condividere le idee e i progetti, aperta a tutti e che ascolti gli interventi e le proposte di tutti.

Spero che questo appello non cada inascoltato e, per quanto vale, spero che susciti qualcosa.

E' necessario davvero uno scatto d'orgoglio compagni e una volontà non al compromesso, ma alla condivisione e all'unione delle nostre realtà e idealità, lasciando che queste contestate elezioni abbiano luogo, facendo campagna si, ma senza dimenticare che quello che non potremo mai raggiungere a livello nazionale, lo possiamo raggiungere noi giovani con il nostro impegno.
Silvio Carnassale

ARK accoglie con estrema gioia l'appello di Silvio (Sia ben chiaro,Silvio Carnassale non Berlusconi!!!)nella convinzione che comunque vada,oggi più di ieri,bisogna avere spirito di iniziativa e passione per ricostruire dalle macerie ciò che è rimasto della Sinistra Italiana.L'idea di una conferenza della Sinistra Arcobaleno e già stata avanzata in passato da tutti noi e dall'incontro di ieri con i compagni di PRC di Brescia, adesso bisogna solo organizzarla.Se noi,giovani militanti delle frange di Sinistra,dimostreremo ai grandi che "L'Arcobaleno" non è una scialuppa di salvataggio ma un progetto preciso,un programma condiviso e coerente,forse faremo capire ai "Big" che il sogno di una Sinistra Unita poi tanto sogno non è.Il lavoro ora è tanto e sicuramente più difficile di quanto si possa pensare ma solo il riunirsi insieme per dire "PROVIAMOCI,NON COSTA NIENTE PROVARCI" è una prova tangibile che qualcosa di grosso, molto grosso MA DAL BASSO si sta muovendo. Siamo sicuri che sarà in ogni caso una bella esperienza,comunque vada....

Alessandro Sahebi(ARK)

Basta con la politica particolarista, vogliamo una nuova politica

Mesi fa ho pubblicato sul mio blog l'evento della nascita della Sinitra Arcobaleno (vedi http://ilparente.blogspot.com/2007/12/nasce-la-sinistra-arcobaleno.html), è un evento molto importante, sia come risposta di una nuova politica ai cittadini, sia come coerenza alle ideologie partitiche che si ha il bisogno e l'esigenza per il bene del Paese di sottolineare il proprio credo e la propria fede politica, dalle ultime notizie tutti sanno che l'Arcobaleno si presenterà da solo, questo dato di fatto confermato dai maggiori esponenti dei partiti ha risvegliato la mente delle persone, molti purtroppo hanno perso credibilità, hanno bisogno di vedere coerenza, coerenza che la Sinistra arcobaleno ha sempre dimostrato in precedenza quando ancora questa federazione non esisteva, individualmente i partiti di questa sinistra sono stati coerenti con le proprie scelte andando incontro a tutti i rischi e le responsabilità derivate dalle proprie scelte, ma oggi è ora di cambiare è ora di guardare avanti, lasciamo perdere il Pd che ha deciso di restare solo. Secondo la mia visione il male iniziale della nascita di un nuovo partito è quando nega le proprie radici politico-culturali che hanno rappresentato una parte della sua esistenza, la novità si dimostra con i fatti che sono lo specchio del programma di attuazione di un partito, con ciò dico che il 13 e 14 Aprile questa sinistra si farà far valere davanti ad una destra mescolta con Dini, Mastella, lega nord ed infine un soggetto come Storace, hanno un pò di tutto, per loro la cosa fondamentale è sedersi sulla poltrona, perché puntano ai loro interessi che secondo la mia visione sono interessi che non puntano al Paese ma a particolarismi, interessi individuali e anche compromessi. No al Governo Berlusconi è questo il mio motto che ho scritto sul mio blog (Il Blog del Parente). Si all'Arcobaleno che ha tutte le carte per stare vicino al cittadino, proteggendo la classe dei lavoratori più deboli, non i ricchi con la pancia già piena di soldi che pretendono continuamente agevolazioni, ci sono persone che oggi non riescono più a vivere dignitosamente perché l'Italia sta andando al macello, dobbiamo riflettere attentamente su questi punti per costruire un grande partito com'è grande la coalizione della Sinistra Arcobaleno. [ilparente.blogspot.com]

Una crisi che ci sfida. Le conseguenze della rottura a sinistra del PD e i nuovi compiti della sinistra

Stralci di un articolo di Aldo Tortorella apparso su “Il Manifesto” il 5 febbraio 2008.

Siamo di fronte a un disastro ampiamente annunciato. La scelta del Pd di spezzare la coalizione di centrosinistra rompendo a sinistra per andare da solo alle elezioni, quale che fosse la legge elettorale, ha accelerato la caduta del governo e, a legge elettorale invariata, ha già praticamente consegnato il paese alle destre. […]

La rottura a sinistra da parte del Pd è formalmente motivata dalla incoerenza delle coalizioni coatte. Lasciamo stare il fatto che coloro che oggi denunciano il sistema delle coalizioni coatte sono gli stessi che le hanno create con i vari sistemi maggioritari, determinando questo pasticcio chiamato pomposamente seconda Repubblica. Guardiamo, per capire, quale sia la “coazione” che si vuole togliere di mezzo. Il governo è caduto da destra, ma il Pd rompe con la sinistra, incolpandola della fragilità della alleanza. E' vero il contrario. La sinistra, sebbene con difficoltà e sofferenza, ha tenuto sino in fondo e nessuna delle sue rivendicazioni si è scostata dal programma pattuito. Si accusa la sinistra di avere protestato e di essere scesa in piazza. Semmai bisognerebbe ringraziarla per aver cercato di tener viva l'attenzione sulla condizione operaia, sul precariato, sull'estendersi della povertà, sul dramma della guerra; e criticarla, piuttosto, per non averlo fatto abbastanza o con sufficiente capacità di analisi e di proposta. In troppi, al centro, hanno aspettato la strage di Torino per ricordarsi, quando se ne sono ricordati, che lo sfruttamento non è una escogitazione ideologica. E non c'era bisogno di attendere gli ultimi dati della Banca d'Italia per sapere che i salari sono fermi e profitti e rendite galoppano da gran tempo.

Tanto più dopo queste conferme sulla condizione del lavoro il Pd poteva (e potrebbe ancora) scegliere la via di un confronto serio con tutta la sinistra, con l'obiettivo di presentare agli elettori una coalizione veramente nuova perché priva di ambiguità, con cambiamenti veri, testimoniati da scelte precise, di comportamenti politici, istituzionali, economici e morali capaci di contendere alla destra i troppi voti da essa conquistati tra le classi lavoratrici e i ceti popolari.

Il fatto che a questa scelta sia stata preferita quella opposta fa vedere meglio la natura sociale della crisi. Sia i ricatti prima, e poi il voltafaccia dei gruppetti alla destra (i Dini, i Mastella) sia la rottura del Pd con la sinistra corrispondono al rifiuto della maggior parte degli strati sociali più favoriti e dei gruppi dominanti di accettare il compromesso relativamente equo tra capitale e lavoro accennato dal programma originario dell'Unione. Non si tratta solo delle resistenze, vittoriose, contro la tassazione a livello europeo delle rendite finanziarie o delle lotte corporative di gruppi privilegiati ma di una mentalità di vecchia origine ripresa e rinvigorita dalla nuova destra: il fisco come sopruso, il falso in bilancio come colpa lieve, il controllo di legalità come intralcio e angheria. E, poi, il lavoro come pura merce, il salario come unica variabile dipendente, la sacralità di profitto e rendita, il sindacato come pezzo della impresa ma non come soggetto autonomo.

Dietro la crisi e la rottura a sinistra c'è anche - e sarebbe sbagliato non vederlo - il bisogno di corrispondere a un fastidio non sempre diplomatizzato, della amministrazione degli Stati uniti per alcune scelte del governo Prodi (il ritiro dall'Iraq, il rifiuto, almeno formale, di mutare il carattere attuale della missione militare in Afghanistan) oltre che per l'ascolto dato dalle sinistre a movimenti popolari come quello avverso all'estensione della base militare di Vicenza.

Tuttavia è inutile rimproverare al moderatismo di essere tale. Chi si ritiene di sinistra (come anche chi scrive) ha come primo dovere di guardare i difetti propri e di chiedersi se ha fatto tutto quanto poteva per frenare la deriva neocentrista e di destra. E' certo vero che all'origine dello slittamento del senso comune verso il centro e verso la destra vi è la sconfitta storica delle sinistre tradizionali. Ma vi è tuttavia una forte opinione e voglia di sinistra cui la sinistra che c'è non sa corrispondere. Non solo perché è divisa, ma perché una parte delle sue parole sono ormai incomprensibili e altre suonano contraddittorie con i comportamenti concreti.

Non è stato sbagliato vedere che nei nuovi movimenti (la critica alla globalizzazione, il femminismo della differenza, l'ecologismo, il pacifismo) vi è la potenzialità di una sinistra nuova, capace di leggere anche la contraddizione tra capitale e lavoro con la forza di una più compiuta visione della realtà. E non è stata un'impresa inutile cercare di raccordare il bisogno di soluzioni globali qualitativamente nuove per cui battersi, ma difficili e lontane, con la necessità di rispondere ai bisogni immediati, qui ed ora. E' un compito arduo, ma sarebbe un errore rinunciarvi per rifugiarsi nel sogno di reami inesistenti. Quale che sia la collocazione parlamentare una sinistra degna del suo nome deve porsi sempre dal punto di vista di chi vuol risolvere i problemi concreti in modo corrispondente ai valori per i quali dichiara di scendere in campo. Questo vuol dire una “cultura di governo”: ma meglio sarebbe dire una cultura della realtà. In essa non c'è contrapposizione tra la necessità di riappropriarsi di grandi temi abbandonati alle destre (la idea di libertà, la costruzione dell'individuo, la valorizzazione della creatività) con il bisogno assoluto di aderenza ai compiti immediati e concreti. Non ha senso una sinistra incapace di portare via la spazzatura. E ne ha ancora meno una che si proclami alternativa e abbia comportamenti non dissimili da quelli di tutti gli altri gruppi politici. Sarebbe un errore e una colpa per piccole logiche di gruppo evitare di corrispondere al dovere di accelerare i tempi per una sinistra nuova - unitaria, plurale - capace di pensiero alternativo e di attitudine al governo, che si presenti con una voce sola. Ne ha bisogno, insieme alle molte e ai molti che lo aspettano, la democrazia e il paese.

giovedì 7 febbraio 2008

Proviamo a misurarci...

Quanto grande potrebbe essere La Sinistra della prossima legislatura? se lo chiedono in molti e, nella mobile e confusa situazione politica di questi giorni, sembra impossibile prevedere il peso delle formazioni e degli schieramenti.
Se si effettua una stima basandosi sulla somma dei dati derivati dalle precedenti consultazioni relativi ai quattro partiti che la compongono, la Sinistra Arcobaleno potrebbe contare su una percentuale che va da 7,4 (minimo storico) a 16 (massimo storico), con una media di 12,2 [cfr. tabella]. Gli ultimi sondaggi sembrerebbero accreditare La Sinistra, l'Arcobaleno di un 8%-10%.

PARTITO [Europee 2004] [Camera 2006] [Senato 2006] [Max storico] [Min storico] [Media]
Rifondazione Comunista [6] [5,8] [7,4] [8,5] [2,9] [6,1]
Federazione dei Verdi [2,5] [2,1] [4,2*] [3,1] [1,8] [2,4]
Comunisti Italiani [2,4] [2,3] [4,2*] [2,4] [1,7] [2,2]
Sinistra Democratica [-] [-] [-] [2**] [1**] [1,5**]

* Verdi+PDCI
** Dato derivato da sondaggi, quindi non reale

mercoledì 6 febbraio 2008

PROPOSTA DI MANIFESTO (aperta). Ricercare, riunire, ricostruire la Sinistra Italiana. Perché?…perché ci serve!

L’Italia, l’Europa e il Pianeta Terra hanno bisogno della sinistra.Luogo politico, culturale e sociale, fondato sui valori della solidarietà, della libertà, del rispetto e del riconoscimento reciproco tra le persone e tra i popoli.Luogo ideale da cui lanciare la sfida per il cambiamento della società moderna.
Serve una sinistra ambientalista che faccia propria la sfida più importante per il futuro:individuare un nuovo modello di sviluppo compatibile con la natura, ricercando e ritrovando il giusto equilibrio tra l’uomo e il pianeta terra.
Serve una sinistra pacifista che non si rassegni all’ineluttabilità delle guerre e che lavori tutti i giorni per la pace tra i popoli.
Serve una sinistra onesta che tenga alta la tensione morale e l’etica pubblica dei comportamenti dei propri rappresentanti e che restituisca dignità alla politica.
Serve una sinistra forte e di governo che ponga la politica, il governo e le regole al di sopra della finanza e del “libero mercato”. Una sinistra che sappia coniugare la capacità e l’ambizione di pensare ad “un altro mondo possibile” con la fatica quotidiana del governo del paese.
Serve una sinistra sociale e di liberazione che chieda, ricerchi e conquisti il riscatto dei più deboli. Per i tanti individui e i tanti popoli che sono oggetto di ingiustizia, sopraffazione e prepotenza. Per chi vive nella precarietà. Per chi vive nella solitudine. Per chi vive nell’indifferenza. Per chi vive senza alcun diritto civile.
Serve una sinistra per il lavoro. Una forza che nella dialettica tra capitale e lavoro si collochi senza ambiguità dalla parte dei lavoratori. Una forza che affondi le proprie radici ideali nelle lotte per l’emancipazione dei lavoratori. Una forza che consideri il lavoratore un soggetto portatore di interessi e diritti irrinunciabili.
Serve una sinistra laica che rimetta al centro la persona ed i suoi diritti. La salute, la dignità, la libertà religiosa e di orientamento sessuale, le pari opportunità, la corretta informazione.
Serve una sinistra di donne e di uomini che persegua e pratichi politiche per le pari opportunità tra i generi, informando a tale principio anche la propria organizzazione ed il processo decisionale interno. Una sinistra dove donne e uomini siano veramente allo stesso livello ed abbiano le stesse reali ed effettive possibilità nell’accesso a ruoli di responsabilità politica e istituzionale.
Serve una sinistra unita, che grazie alla compattezza e alla consistenza, non solo elettorale, sia in grado di incidere nelle scelte per il futuro e possa orientare la trasformazione e il cambiamento.
Serve una sinistra popolare esito finale di un processo partecipato, aperto a tutti (a prescindere dalla storia e dall’identità di ciascuno), dove i cittadini, le associazioni, i movimenti, gli amministratori locali, i lavoratori, gli studenti, non solo abbiano la parola, possano anche contare ed essere determinanti nell’edificazione della nuova casa e nell’elaborazione delle sue idee.
Un progetto politico complesso ed ambizioso. Che non può essere calato dall’alto ma che deve nascere dal basso, dai territori, dai luoghi di lavoro, dagli spazi sociali. Dai tanti luoghi in cui si concretizzano le contraddizioni della società moderna e si muovono e formano le coscienze individuali e collettive.
Facciamo la Cosa Giusta! Ricerchiamo, riuniamo, ricostruiamo la Sinistra!Perché ci serve. Perché servirà alle generazioni future.
L.E.F.T.Laboratorio per la sinistra ad Est del Fiume Ticino
aderisci a partecipa

lunedì 4 febbraio 2008

Nasce il Movimento Politico per La Sinistra, L'Arcobaleno

Gli esponenti di associazioni, laboratori territoriali, movimenti, comitati e network - che nel corso dell’incontro autoconvocato dell’otto dicembre, all’interno dell’Assemblea generale della sinistra e degli ecologisti, hanno dato vita a una rete aperta e democratica - decidono di farsi parte attiva della costruzione di un nuovo soggetto unitario e plurale della sinistra, facendo unità a partire da loro stessi e perciò dandosi a questo scopo un coordinamento permanente finalizzato alla costruzione di un Movimento politico per la Sinistra, l'Arcobaleno. La crisi politica e istituzionale di queste settimane impone anche di contribuire a promuovere una decisa iniziativa politica che dia vita a quel “processo popolare, democratico e partecipato, aperto alle adesioni collettive e singole” per costituire “una forza grande e autonoma, capace di competere per l’egemonia”, come recita la Carta d’intenti della Sinistra l'Arcobaleno approvata da tutti i partiti della sinistra il 9 dicembre e che tutti dovrebbero concorrere a mettere in atto.
Di una nuova sinistra unita si sente la necessità (gli ultimi avvenimenti politici rafforzano questo convincimento). E invece, nonostante gli impegni assunti, dopo l’assemblea dell’8 e 9 dicembre la voce della sinistra non è stata unitaria, né in Parlamento né nel Paese, e attorno a alcuni temi - come quello della legge elettorale - dalle divisioni a un certo punto sono sembrate emergere vere e proprie riserve sulla costruzione di “un nuovo soggetto della sinistra e degli ecologisti, unitario, plurale, federativo”.
Il distacco dalla politica e dalle istituzioni e la crisi sociale rischiano di saldarsi tra loro aprendo una prospettiva carica di incognite. C’è un’emergenza democratica, a cui si può rispondere solo attraverso la profonda trasformazione del nostro stesso agire politico: muovendo dal lavoro, dalle esperienze delle comunità solidali, dalle forme di autorganizzazione democratica presenti nel territorio e nella società. Si è quindi deciso di mettere in pratica l’appello finale, rivolto dai partiti, a essere protagonisti del processo unitario, a diventarne parte attiva.

Il Movimento – a cui si darà vita in un’assemblea nazionale domenica 10 febbraio dalle 10 alle 17 al cinema Farnese di Roma -, facendo della diversità delle esperienze e delle culture che lo compongono una ragione di forza, intende proporre:

- una carta delle regole della sinistra, perché essa sia la prima costruzione collettiva autenticamente democratica, partecipativa, fondata sulla differenza di genere;

- la realizzazione di case della sinistra e laboratori sociali che costituiscano l’articolazione popolare e federale del nuovo soggetto;

- un’autonoma campagna di adesione, da avviare immediatamente, al nuovo soggetto politico “la Sinistra, l'Arcobaleno”,

- l’organizzazione per i giorni 1 e 2 marzo di iniziative pubbliche da tenersi in tutte le città di Italia per dare dimensione di massa alla campagna di adesione, e la promozione una consultazione popolare autogestita sui principali punti programmatici, la carta delle regole e la dichiarazione d'intenti del nuovo soggetto unitario “la Sinistra, l'Arcobaleno”.

domenica 3 febbraio 2008

Per una Sinistra Unita

Il percorso pareva essersi improvvisamente, incomprensibilmente interrotto dopo l'Assemblea della Sinistra e degli Ecologisti tenutasi l'8 e il 9 dicembre a Roma, in cui sembrava fossero emerse tutte le condizioni per avviare un processo unitario. Certo, anche il quel contesto lo "scollamento" tra gli organi dirigenti e quella che viene definta "la base" era apparso netto: un inconsistente, scialbo "segno grafico" calato dal'alto; una "dichiarazione d'intenti" scarna, probabilmente già scritta prima dell'inizio delle conferenze, che non rispecchia l'articolazione e la profondità dei forum tematici; una volontà unificatrice che parte dal basso che non trova corrispondenze nei distinguo delle segreterie nazionali.

Sono passati quasi due mesi, le dichiarazioni dei dirigenti dei quattro partiti si sono irrigidite su posizioni di tipo autonomista, rimarcando differenze che si sono rese evidenti durante la discussione sulla riforma elettorale, la crisi del Governo Prodi, le consultazioni di Napolitano e Marini. Qualcosa però si è rimesso in moto, probabilmente anche in vista di elezioni che appaiono oggi inevitabili. E' ripresa la discussione su unità e prospettive; a livello locale sono nate importanti Federazioni (come il Gruppo Federato della Sinitra della Regione Lazio, http://www.lasinistralazio.it/); le associazioni si movimentano per stimolare, accompagnare dalla base il processo di unificazione.

Questo blog nasce con il semplice intento di mettere in relazione soggetti che credono nella possibilità di costruire una Sinistra finalmente unita, forte, capace di presentarsi e parlare - pur nella sua articolazione, com'è naturale che sia - con una voce unica. In questo senso quindi conserva un'ambizione: offrire un contributo per l'unità a Sinistra.