lunedì 10 febbraio 2014

Lista Tsipras: la posizione dei Comunisti Italiani


Csare Procaccini (PdCI): "Gravissima ed irresponsabile l'azione del governo Alfano/Letta". Questo il giudizio di Cesare Procaccini, segretario del Pdci, al termine dei lavori del Comitato Centrale. "E' nostro dovere - continua Procaccini - ridare forza alla sinistra per rispondere, con proposte di giustizia ed eguaglianza, all'attacco che le politiche di austerity portano alle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori e dei giovani. E' a causa di queste politiche se oggi c'è nel Paese un profondo immiserimento e un acuirsi a dismisura delle diseguaglianze: pochi sempre più ricchi, la maggioranza sempre più povera. Si tratta di scelte politiche non più tollerabili che hanno ridotto il tessuto produttivo all'agonia, in alcuni casi allo sfascio. Noi comunisti non assiteremo senza reagire allo sfascio e alla diseguaglianza. Per questo il Comitato Centrale del Pdci si è espresso a favore dell'impegno del partito per la costruzione di un fronte, che chiameremo Sinistra del Lavoro, assieme ad altre forze politiche, movimenti e associazioni: si tratta di una proposta che si rivolge al mondo del lavoro e che vuole fare del lavoro e dello sviluppo il nodo centrale della sua azione. Il Comitato Centrale - aggiunge Procaccini - ha inoltre deciso l'adesione del Pdci alla Lista Tsipras che si presenterà alle elezioni europee collocata nel gruppo del Gue. Abbiamo nei confronti di Alexis Tsipras un rapporto di grande stima e fiducia. Il segretario di Syriza, il secondo partito in Grecia che i sondaggi indicano come il prossimo vincitore, è un uomo di sinistra, strenuo oppositore delle ricette neoliberiste che hanno ridotto la popolazione greca in condizioni di estrema povertà. Ci muoveremo quindi in due direzioni, conclude Procaccini: da una parte, con Sinistra del lavoro, una prima ricomposizione unitaria di forze di sinistra, per intervenire nel tessuto sociale disastrato. Dall'altra, con la lista di Tsipras, con l'obiettivo di mutare radicalmente il carattere, la fisionomia stessa di un'Europa che non porta sviluppo ma solo miseria e distruzione".

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